Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

"Gli Anni e i Giorni", tra premi e proiezioni


Nell’ambito del Festival Internazionale del Cinema Documentario - Premio Marcellino de Baggis, lo scorso 5 maggio "GLI ANNI E I GIORNI", del regista bergamasco Beppe Manzi, ha ricevuto il Premio Speciale della Direzione Artisticaper aver saputo restituire lo spirito e la bellezza degli anni della scuola, il loro fondamentale valore formativo con una delicata cura delle immagini, evidenziando nel racconto le asimmetrie tra i sogni adolescenziali e la loro realizzazione futura”.
Spiega il regista: “Trovo estremamente significativo che il riconoscimento sia provenuto dalla città di Taranto, a dimostrazione che le esperienze scolastiche raccontate nel film accomunano studenti di ogni dove. Ancora una volta il cinema conferma come un contesto territoriale ben definito possa ampliare i suoi confini, regalando tratti di universalità a esperienze e storie individuali”.

Oltre al premio ricevuto a Taranto, per promuovere la costruzione di un proficuo dialogo tra professori e ragazzi, è stata prevista la proiezione del film durante l’orario scolastico nel mese di maggio.
Martedì 14 e mercoledì 15, il film sarà proiettato - solo per le scuole - presso il Cinema Teatro del Borgo a Bergamo. Tanti gli istituti che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa.
E in seguito all’interesse riscosso dal film, è stato previsto un ulteriore evento: GLI ANNI E I GIORNI Night. Il 21 maggio, la storica Piazza Sant’Anna di Bergamo si trasformerà in set cinematografico con lavagna, banchi, zaini e diari. Dalle ore 19.30, presso Il Santo Bevitore, sarà possibile degustare un aperitivo e fare due chiacchiere con il regista e la produzione del film. Alle 21 ci si sposterà nel vicinissimo Cinema Teatro del Borgo per la proiezione pubblica della pellicola.

"GLI ANNI E I GIORNI", primo film sulla scuola raccontato dagli studenti, ha seguito per un intero anno alcuni ragazzi del Liceo Classico Paolo Sarpi di Bergamo prossimi a una maturità non soltanto scolastica. Parallelamente, ha raccolto le testimonianze di alcuni ex studenti, schiudendo così le porte a un confronto vivace sul modo di percepire la scuola, l’autorità, il lavoro, l’amicizia. In una parola sola, la vita. Il film si è stilisticamente focalizzato sugli studenti, svelandone riflessioni, aspetti e punti di vista originali e sinceri, spesso volontariamente nascosti agli stessi professori e, proprio per questo, ancora più preziosi e significativi.

13/05/2013, 19:20