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I vincitori di Contest 2013


I vincitori di Contest 2013
Si è conclusa la terza edizione di Contest Il Documentario in sala, con circa 1000 persone che hanno affollato le sale del cinema durante i pochi giorni di proiezione.

La Giuria ha assegnato due premi AQUILA Doc. Il primo premio come miglior documentario va a LA SECONDA NATURA di Marcello Sannino, con la seguente motivazione

"Per la straordinaria attualità delle argomentazioni sostenute, per parafrasare Deridda che lo premiò con la laurea Honoris Causa all'università della Sorbonne, è probabile che sia arrivato il giorno nel quale le ragioni che ha sostenuto e sostiene Ferardo Marotta siano piu vicine che mai alla realtà contemporanea e comprensibili ad una sempre piu ampia fascia di società. La personalità di Gerardo Marotta dalla trasparenza incontestabile e profondo conoscitore dei fatti storiografici riesce a dare un’interpretazione del baratro oscuro nel quale è caduta Napoli, città dal passato glorioso. Inoltre è descritta e spiegata la deriva culturale e il declino politico di un’intera nazione, l’Italia.Il documentario da’ chiavi di lettura oggettive e lucide, con un uso del mezzo cinematografico ed un linguaggio mai retorico, mai prolisso, mai ridondante. Esiste una speranza: LA RIVOLUZIONE CULTURALE, UNA RIVOLUZIONE DIALETTICA, CONCETTUALE, CHE COSTRUISCA-finalmente- IL SENSO DELLO STATO. Partendo dalle scuole, dalla radice del futuro della società, dalle le nuove generazioni. NON C'E' PACE SENZA CULTURA è il lascito di questo straordinario cittadino italiano".

Il secondo premio è stato assegnato a: SMS - Save my soul di Piergiorgio Curzi, con la seguente motivazione

"Documentario che riesce grazie ad un’ ottima regia e ad una straordinaria sceneggiatura a trasformare un soggetto estremamente difficile in una narrazione dai toni emotivi di rara efficacia, evitando la deriva morbosa , rischio intrinseco del racconto .Il regista coglie puntualmente il dramma dell’incomunicabilità già presente nell’essere umano ed esasperata nella contemporaneità dal diffondersi di mezzi tecnologici che rendono facile la fruizione di parole, lontane da implicazioni di sentimento più profonde. Segue il protagonista con implacabile solerzia e ne descrive l’intimità e la complessa personalità in un crescendo di intensità emotiva.Un cinema povero di mezzi ma ricco di contenuti e di talento. Geniale la rivisitazione dell’acronimo SMS presente nel titolo".

10/06/2013, 12:44