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"Clarisse" di Liliana Cavani al Piccolo Apollo di Roma


Femminismo al convento? Ce lo spiega Liliana Cavani che presenterà il suo nuovo lavoro al Piccolo Apollo di Roma.

Liliana Cavani ha regalato alla storia del cinema opere quali Il portiere di notte (1974) con una giovanissima Charlotte Rampling, "La Pelle" (1981) con Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale e "Il Gioco di Ripley" (2002) con John Malkovich. Dopo aver vinto David di Donatello alla carriera nel 2012, si dedica al documentario presentato al Festival di Venezia 2012 "Clarisse" che verrà proiettato in quella che da tutti è considerata la Casa del Documentario, la sala Piccolo Apollo, martedì 18 giugno alle 21:00.

Un’autrice capace di ritrarre figure intellettualmente e umanamente rare quali Nietzsche in "Al di là del bene e del male" (1977), Galileo Galilei, nell’omonimo film in concorso al Festival di Venezia nel 1968 e San Francesco al quale ha dedicato due opere, intervista un gruppo di donne che dedicano la propria vita alla preghiera e alla clausura: le suore clarisse. E lo fa a suo modo: Cavani: "Gesù era misogino?". Clarissa: "No, assolutamente, non faceva distinzione tra le persone". “E’ stata una sorpresa trovare queste suore così profondamente aggiornate da rispondere con una semplicità incredibile che solo l’intelligenza permette” spiega Liliana Cavani.

Davvero tanti gli ospiti della serata che dialogheranno con la regista ottantenne che sarà presente in sala fra cui Oreste Crisostomi, presidente del Film Festival Popoli e il giornalista RAI Moreno Cerquetelli.

Filmato come un incontro "privato" il film parla di donne sotto l’incalzare delle domande della Cavani alle quali le clarisse rispondono con sicurezza ma anche consapevolezza che la parità fra sessi, anche all’interno della Chiesa, è difficile. Dopo “Il grande silenzio” e “In memoria di me” di Saverio Costanzo, questa regista spesso intellettualmente scomoda, ritorna al convento in chiave tutta femminile.

17/06/2013, 13:22