Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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LOCARNO 66 - LA BELLEZZA DEL SOMARO, commedia sopra le righe


Presentato a Locarno 2013 il film da regista di Sergio Castellitto con Enzo Jannacci


LOCARNO 66 - LA BELLEZZA DEL SOMARO, commedia sopra le righe
Sergio Castellitto e Laura Morante
Commedia corale in campagna: Sergio Castellitto con "La Bellezza del Somaro" tenta la carta del film (pluri)generazionale, raccogliendo in uno splendido panorama bucolico un gruppo di amici con famiglie al seguito, portando tutti a uno scontro che vedrà opposti genitori con figli, amici con parenti, ragazzi con i coetanei, donne con serpenti, pazienti con psicologi, amanti mollati...

C'è tanta, troppa carne al fuoco in questo film scritto da Margaret Mazzantini: personaggi molto sopra le righe, un ritratto di gruppo in cui nessuno si salva ma tutti, alla fine, si accettano per quello che sono. O quasi.

Marcello (Sergio Castellitto) e Marina (Laura Morante) hanno una figlia diciassettenne, Rosa (Nina Torresi). Spingono perché lei porti il suo nuovo ragazzo in campagna, al consueto "raduno" con gli amici di una vita e i parenti. Lo splendido casolare toscano ospita la mamma di Marina (Erica Blanc), i migliori amici di Marcello, Duccio e Valentino (Marco Giallini e Gianfelice Imparato) con rispettivi (ex)mogli e figli, una colf ingegnere, amici sparsi (uno è il figlio di Castellitto-Mazzantini, Pietro), un paio di pazienti fuori di testa della psicologa Marina (una è Barbora Bobulova), e chi più ne ha più ne metta. Mancava giusto Armando, il "ragazzo" della figlia: solo che tanto giovane non è, ha più di 70 anni e mette in crisi con la sua presenza le "aperture" mentali della famiglia (lo interpreta Enzo Jannacci).

Un campionario umano di follie ed esagerazioni, dinamiche surreali che vogliono essere critica sociale ma che troppo spesso sfociano nella macchietta, situazioni urlate che, francamente, si faticano a sopportare: "La bellezza del somaro" gira a vuoto per eccesso, diverte a tratti ma si perde nei troppi rivoli del racconto (pare ad esempio mal sfruttata la parentesi "amante", con protagonista Lola Ponce). Qualche momento da ricordare c'è, ma resta soprattutto la sensazione di aver sprecato una buona occasione e un ottimo cast.

08/08/2013, 09:00

Carlo Griseri