Una serata ricca di forti emozioni quella di ieri sera con la presentazione del corto "
Il respiro dell'arco" di Enrico Maria Artale prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia e de "
L'intervallo" di Leonardo di Costanzo Un vivace e articolato dibattito si è aperto subito dopo la visione del corto; ne è emerso come il pubblico abbia perfettamente compreso come la protagonista si ponga, si presenti a se e a noi come una guerriera primitiva, si erga a giustiziera della violenza che da sempre subisce la donna. La scelta dell'arma, i rituali per la preparazione al combattimento, tutto ce la fa apparire tale.
Ancora la violenza, più silenziosa ma non per questo meno spaventosa, che subisce la vittima nel lungometraggio di Leonardo di Costanzo ancor più crudele dopo l'illusorio intervallo di una vita differente, ha commosso profondamente il pubblico di Santa Severa che ha notato come la presenza costante di certi temi nel cinema giovane fa capire quanto certi fenomeni siano sentiti e condivisi dalle nuove generazioni. Il successo arride agli audaci. E chi più audace in questo caso dei Volontari della CRI che a Santa Severa hanno voluto e organizzato una settimana di proiezioni nei nuovi spazi di Via Zara.
La prima fase del
Santa Marinella Film Festival si conclude così con un brindisi augurale per il prossimo anno. E dopo il brindisi la visione di due opere di grande impegnosia il corto. "
La casa di Ester" di Stefano Chiodini e "
Voci nel buio" di Rodolfo Bisatti, già vincitore del
Santa Marinella Film Festival con la sua opera prima "La donna e il drago". Ancora violenza alle donne tra le mura domestiche e violenza all'umanità in un clima postbellico di resa dei conti. Da domenica 4 agosto il SMFF si sposta nel giardino dell'Hotel Le Palme a Santa Marinella