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Franco Maresco: le anticipazioni, gli aneddoti
e le riflessioni del cineasta


Franco Maresco: le anticipazioni, gli aneddoti e le riflessioni del cineasta
Si è chiusa ieri sera la XII edizione di I MILLE OCCHI, svoltasi dal 13 al 17 settembre al Teatro Miela di Trieste. In occasione dell'assegnazione del Premio Anno Uno, Franco Maresco ha presentato il suo documentario "Io sono Tony Scott", raccontando del suo progetto sul triestino Lelio Luttazzi e dei motivi per cui vi ha rinunciato. Il regista ha rivelato altri aneddoti curiosi con umile autoironia, come l'interesse dell'attore Gian Maria Volonté per le sue prime opere, e ha proposto in esclusiva alcuni spiazzanti frammenti dell'atteso "Belluscone. Una storia siciliana".

La dodicesima edizione di I MILLE OCCHI - Festival Internazionale del cinema e delle arti si è chiusa ieri sera con l'assegnazione del Premio Anno uno al regista Franco Maresco. Il premio, realizzato dall'artista veneziano Stefano Coluccio, è stato consegnato nelle mani del regista da Fulvio Baglivi, uno dei curatori del contenitore televisivo e cinematografico Fuori Orario di Rai 3, project partner di I MILLE OCCHI e da sempre sostenitore del cinema di Maresco.
Il cineasta palermitano, noto per la serie di Cinico Tv realizzata insieme a Daniele Ciprì, ha parlato al folto pubblico del film biografico che avrebbe voluto realizzare sul musicista triestino Lelio Luttazzi. Quest'ultimo, uno dei massimi beniamini musicali di Maresco, sarebbe stato infatti al centro di un documentario che prevedeva, come già per "Io sono Tony Scott", un largo uso di filmati di repertorio e di found footage televisivo. Maresco non avrebbe però osato contattare Luttazzi in quanto, stando alle sue affermazioni, temeva la disapprovazione dell'attore, direttore d'orchestra e showman triestino per la particolare concezione di intrattenimento televisivo proposta dal cineasta palermitano con le vignette dissacranti e provocatorie di Cinico Tv. “Anni prima”, ha dichiarato Maresco “avevo avuto la stessa sorta di pudore e ritrosia con l'attore Gian Maria Volonté, che avrei desiderato contattare di persona”. Solo dopo la morte del grande interprete scoprì che avrebbe potuto avvicinarlo con meno timore: “La moglie mi ha detto che guardava tutte le sere Cinico Tv” ha affermato.

Davanti a un pubblico commosso e divertito in egual misura, Maresco ha poi presentato il suo documentario "Io sono Tony Scott", ovvero come l'Italia fece fuori il più grande clarinettista del jazz sul musicista italo-americano Tony Scott, un ritratto intenso e minuzioso di quello che Maresco definisce “il Don Chisciotte del jazz”, un'ideale di artista libero e marginalizzato, alla cui categoria dice di appartenere lui stesso. Acclamato da critica e pubblico alla 63a edizione del Festival di Locarno, "Io sono Tony Scott" è in seguito rimasto coinvolto da vicissitudini giudiziare che, a seguito del fallimento della produzione, ne hanno provocato il sequestro da parte del Tribunale di Palermo. Di queste disavventure ha parlato ieri sera lo stesso Maresco, il quale ha espresso il desiderio di riuscire un giorno a riscattare la pellicola. Al termine del brindisi che è seguito al film, il pubblico, particolarmente coinvolto dalla forza del film e dal trascinante eloquio di Maresco, ha potuto vedere in anteprima alcuni spezzoni del lungometraggio a cui il cineasta sta lavorando da anni: "Belluscone. Una storia siciliana", un feroce ritratto dell'Italia plasmata dal ventennio berlusconiano che vede, tra gli altri, la partecipazione di Marcello Dell'Utri.

Anche nella sua edizione appena conclusasi, I MILLE OCCHI hanno così ribadito la propria eccezionalità nel panorama dei festival cinematografici italiani e non solo. Come ha ricordato ieri il direttore Sergio M. Germani, che ha colto l'occasione di ringraziare tutti i collaboratori, gli ospiti di questa edizione, I MILLE OCCHI è infatti l'unico festival che non avendo regole, sceglie come proprio territorio non un genere, un'epoca o un tipo di produzione specifica, ma il cinema tout court. Quest'anno il confronto tra cinema del presente e del passato è stato inoltre ancora più ricco e profondo del solito, con ben sei anteprime esclusive (di cui tre assolute) e quindici pellicole rarissime proposte nelle loro copie uniche al mondo. In questa fase particolarmente dura per associazioni ed iniziative di carattere culturale, il direttore Germani ha infine puntualizzato il bisogno di sostenere la ricerca artistica quanto quella scientifica, in Italia e a Trieste in modo particolare. Con la convinzione che questa sfida venga accolta, I Mille occhi Festival internazionale del cinema e delle arti, rinnova l'appuntamento per la prossima edizione per un nuovo ed emozionante viaggio alla scoperta della forza del cinema.

18/09/2013, 19:26