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I film di Jacopo Mancini al Valdarno Cinema Fedic


I film di Jacopo Mancini al Valdarno Cinema Fedic
Mercoledì 25 Settembre all'interno del Valdarno Cinema Fedic il film "Il profumo dei fiori" di Jacopo Mancini sarà premiato nel Concorso Fedic Scuola Video Multimedia di Milano. Nello stesso contesto i cortometraggi di Mancini avranno altre importanti affermazioni.

I film sono stati prodotti da La Conchiglia di Santiago, piccola ma agguerrita casa di produzione cinematografica, nata pochi anni fa a San Miniato, che ormai da qualche mese comincia a raccogliere importanti risultati. Adesso è un giovane regista, Jacopo Mancini, 23 anni, a imporsi sulla scena nazionale con una delle sue opere, premiata dalla Fedic Scuola.

Si tratta di "Il profumo dei fiori", un cortometraggio sulla vita di una ragazza impegnata in un'associazione di volontariato (la Misericordia di Santa Croce sull'Arno): la protagonista è Martina Benedetti, nota al grande pubblico per l'esperienza teatrale e televisiva come collaboratrice fissa di Andrea Buscemi, in particolare nella trasmissione L'impallato.

Il premio sarà assegnato in occasione del Valdarno Cinema Fedic, lo storico festival di San Giovanni Valdarno, durante il quale l'autore ha avuto altre due importanti opportunità: infatti ancora "Il profumo dei fiori" è stato selezionato per la proiezione all'interno di Spazio Toscana e un altro corto di Mancini, "Il luogo dell'anima", con Andrea Giuntini e Paolo Mutti, è entrato nella selezione finale del prestigioso Premio Marzocco. Il film si svolge in Toscana nel 1944 ed è la storia di Pietro, che torna a casa e trova il suo paese distrutto e abbandonato. Primo e Tito, due partigiani, gli consigliano di andarsene, ma il ragazzo vuole continuare il suo viaggio alla ricerca del passato.

Mancini, ad appena 17 anni, aveva ricevuto il primo premio ex-aequo a Zone Video di Empoli con il film Schiavo della mente. In seguito è entrato a far parte del cineclub pisano Corte Tripoli Cinematografica che ha collaborato alla realizzazione della maggior parte dei film successivi. Da un anno a questa parte i nuovi film di Mancini hanno avuto altri riconoscimenti: con Il luogo dell'anima è tornato in finale a Zonevideo, ha vinto il Premio qualità (Il Bello, l'Utile, il Giusto del cortometraggio!) al Chianciano CortoFiction 2013; il film è stato poi proiettato nel bellissimo Cinema Trevi di Roma (davanti appunto alla Fontana di Trevi) durante il Festival del cinema veramente indipendente; ancora a Roma, un altro film, Ginevra, è stato selezionato tra gli 11 partecipanti di Pillole di attualità, festival nazionale del micro-reportage in svolgimento sull'Isola del cinema; un festival diretto da Aureliano Amadei, autore di 20 sigarette (nel quale ha raccontato la sua tragica storia di sopravvissuto della strage di Nassirya). "Ginevra" è un documentario sul Liceo Scientifico Marconi (un tempo a San Miniato Alto) che oggi si trova in mezzo all'interporto di San Donato: un territorio vuoto, animato soltanto dai camion che sfrecciano lungo l'asfalto bollente
delle strade.

I film di Mancini hanno anche partecipato a numerosi festival internazionali, come il Marché du Film Court del 35° Festival International du Court Métrage du Clermont Ferrand (2013) e la Main Competition di Cinema Da Mare, il più grande raduno di giovani filmmakers al mondo. Mancini sta attualmente lavorando ad un film sulla Festa della Luminara di Pisa per la sua tesi di laurea in antropologia visiva, che si inserisce nel più ampio progetto di candidatura della festa tra i beni
immateriali dell'umanità Unesco.

Per tutti questi film, molti sono stati gli apprezzamenti del pubblico e della critica. Qua sotto alcuni commenti dei giornali: “Nella grande mela con la telecamera, il giovane regista Jacopo Mancini e la sua scalata al successo”, Personaggi di casa nostra, Il Tirreno (Andrea Lanini, 1 Giugno 2013); “I corti di Jacopo, anima e radici in una cinepresa: Mancini, 22enne di San Miniato, ha presentato il suo film Il luogo dell'anima al Festival del Cinema Veramente Indipendente guadagnando la ribalta nazionale”, Città del cuoio, settimanale toscano de La Nazione (Johara Camilletti, 4 Maggio 2013); “La fonte di ispirazione de Il luogo
dell'anima sembra essere La notte di San Lorenzo: potrebbe essere una sequenza extra del film dei Taviani, nel seguire la medesima recitazione teatrale e, soprattutto, nell'avere lo stesso respiro registico. L'autore ha assorbito bene la lezione
”, Moveorama Blog (Stefano Cavalli, 10 Aprile 2013), “Il Festival del cinema veramente indipendente... un sottobosco effervescente, vivo, immaginifico. (…) La storia passata si riaffaccia in più di un film, come ne Il luogo dell'anima di Jacopo Mancini”, Corriere della Sera (Laura Martellini, 17 Marzo 2013).

23/09/2013, 21:22