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IL PASTICCIERE - La vita che sfugge di mano


Luigi Sardiello arriva in sala con il suo nuovo film dopo la presentazione in numerosi Festival. Un uomo tranquillo viene coinvolto in una storia di criminale che gli fa assaggiare il sapore di una vita diversa. Con Antonio Catania, Rosaria Russo, Ennio Fantastichini, Sara D'Amario Finanziato dal Mibac, dall'Apuia Film Commission, dalla Regione Basilicata e da Rai Cinema, il film uscirà nelle sale giovedì 31 distribuito da Microcinema.


IL PASTICCIERE - La vita che sfugge di mano
Antonio Catania e Rosaria Russo
Tra la propria idea di cinema, quello che amiamo, quel cinema di cui parliamo tra amici, che citiamo in pubblico e in privato e il film realizzato, c'è il mare.
E Luigi Sardiello, dolcemente, vi ha fatto naufragio perdendosi tra le onde.

Dopo il brillante esordio con "Piede di Dio", in cui raccontava una storia possibile, con personaggi realistici e ben definiti, il regista sceglie il noir provando a raccontare le disavventure di un uomo che, dopo una vita trascorsa nella più assoluta normalità, si ritrova coinvolto, inizialmente suo malgrado, in una cascata di eventi criminali che ne mettono a dura prova l'esistenza.

Con l'intento di trovare l'originalità, Sardiello rischia molto, finendo spesso per creare incongruenze di sceneggiatura e, sforzandosi di non mostrare troppo, fa nascere una serie di dubbi nello spettatore sullo svolgimento della storia.

Forse un'adeguata collaborazione nella stesura della sceneggiatura avrebbe evidenziato le lacune che ritroviamo nella storia, nei dialoghi (o troppo sibillini o troppo riassuntivi del già visto) e in alcune situazioni che non riescono ad essere poetiche.

"Il Pasticciere" è Antonio Catania che, non aiutato dal personaggio, fa molta fatica a essere protagonista e a comunicare le sue debolezze o i suoi punti di forza. Anche gli altri interpreti non arrivano a coinvolgere, impegnati in situazioni e contesti che non funzionano al meglio.

Luigi Sardiello dimostra di conoscere il cinema e di saperci fare con la macchina da presa. Ma con questa sua opera seconda sembra non aver fatto i conti con il "sistema cinema" del nostro paese che pur di produrre un film, finisce vittima di troppi compromessi che sicuramente incidono sul risultato.

25/10/2013, 16:28

Stefano Amadio