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FESTIVAL DI ROMA 8 - "Lettera al presidente",
un viaggio nella Storia d'Italia


FESTIVAL DI ROMA 8 -
1969. Tre ragazzini di un paesino dell’Abruzzo, alla vigilia dello sbarco americano sulla luna dell’Apollo 11, scrivono una lettera all’allora presidente della Repubblica Giuseppe Saraget con la richiesta di aiutarli ad andare su Marte.
Trascorsi più di trent’anni, quella letterina viene ritrovata nell’archivio della Presidenza insieme a numerose altre istanze che cittadini di tutta Italia hanno scritto ai loro presidenti nel corso dei secoli, dal dopoguerra alla resistenza, fino al boom economico.

Diretto da Marco Santarelli e distribuito da Luce Cinecittà, "Lettera al presidente" compie un vero e proprio viaggio nel tempo, fattore indiscutibilmente protagonista, che dal presente cammina a ritroso, mettendo la Vita al centro dello schermo.
Quella individuale dei tre ragazzini, ora adulti, e quella del popolo coraggioso, stanco ma non sconfitto, che attraverso la parola su carta si rivolge alla più alta carica dello stato pretendendo risposte.

Tutto questo il regista lo fa usufruendo di numerose voci over e scegliendo i racconti più variegati, attribuendo importanza a fatti prettamente tragici ma anche a quelli più umili e semplici, come quello di una dodicenne che chiede al Presidente di dare una possibilità economica in più a suo padre per poterla portare al mare.

Come si usa fare con un vecchio libro dalle numerose pagine oramai sbiadite e in bianco e nero, anche nel cinema è possibile sfogliare capitoli di storia passando continuamente dal presente al passato e viceversa, e Santarelli adopera questo metodo di studio, di scoperta, ricordando che un nesso tra epoche diverse esiste sempre.

09/11/2013, 22:40

Margherita Pucello