Fondazione Fare Cinema
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Note di regia del documentario "Emmaus"


Note di regia del documentario
Questo film nasce dai miei ritorni a casa, da uno slancio amoroso e da un’amicizia di vecchia data. Pensato come documentario su una comunità riabilitativa si è presto trasformato in un viaggio in un mondo a me sconosciuto, spietato e crudele, rischiarato da lampi di tenerezza inaspettata. L’incontro con Antonello, Angelo e Fausto è stato così dirompente da far svanire l’idea iniziale di raccontare l’istituzione e le metodologie terapeutiche, per raccontare invece gli uomini. Sono stata catturata dalle loro vite, dalle storie del loro passato, dalla loro forza e fragilità, dalla durezza che convive con la cura e l’amore per gli animali, coi quali condividono una vita di gabbie e recinti. Il film è anche la storia del loro mettersi in gioco, con ironia e complicità, del nostro divertimento, dello scambio dei ruoli (filmare, essere filmati) e di un continuo rimando di sguardi.

Claudia Marelli