Fondazione Fare Cinema
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SMFF 2 - "Coal Rush", il prezzo dello sviluppo impossibile


Un inchiesta quanto mai attuale quella di Lorena Luciano e Filippo Piscopo. Un viaggio lungo 5 anni per seguire un caso di ordinario avvelenamento collettivo.


SMFF 2 -
"Coal Rush" racconta dell'avvelenamento, da parte delle miniere di carbone a cielo aperto del West Virginia, di falde acquifere usate per decenni dagli abitanti di una contea dei monti Appalachi. Le malattie sono il contorno di una vita difficile in una zona dell'America in cui fare il minatore è un punto d'orgoglio in una comunità che vive di sussidi statali.
La società mineraria, invece di scavare nel fondo della montagna, preferisce farla saltare con la dinamite. Tutto più facile e soprattutto economico, ma il carbone così ricavato è sporco e non commerciabile. Dunque va lavato con dei bagni di sostanze tra le più inquinanti e i "detergenti", miliardi di galloni di "detergenti", sono stati per decenni pompati nel profondo della terra, in vecchie miniere esaurite, avvelenando i pozzi usati dai cittadini.

Il documentario è ricco di informazioni e documenti, ma è l'umanità dei personaggi intervistati, gli stessi coinvolti dalle malattie, dalle morti e dalla causa civile intentata, che lo rendono appassionante. Un film costruito secondo un progetto preciso e ricco di spunti, che assolve a una funzione divulgativa di un problema globale che proprio adesso è in ogni pagina di cronaca anche da noi.

21/11/2013, 21:24

Stefano Amadio