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I vincitori di Cortocinema Pistoia 2014


I vincitori di Cortocinema Pistoia 2014
Carmen Giardina ritira il premio
Si è chiusa l'edizione 2014 di Cortocinema Pistoia.

Miglior Film: FRATELLI MINORI
Il film presenta una struttura narrativa molto semplice ma non per questo scontata. L’elemento della Natura è parte significante del film perché funziona in un primo momento come una gabbia imposta ai protagonisti che sono costretti ad isolarsi dalla realtà, poi diventa uno schermo che gli stessi protagonisti alzano come rifiuto verso la realtà. Il film è ambientato nel 1978 e coraggiosamente mette insieme gli omicidi di Moro e di Impastato con il fine di raccontare chi sono gli italiani. La ricostruzione storica è precisa e l’interpretazione degli attori è puntuale. La regia è attenta e si sfrutta con intelligente suspance il meccanismo del flashback.

Miglior Idea: BUONGIORNO SIG. BELLAVISTA
La percezione della natura e della realtà nel suo complesso è il motore principale di questo film. Film che, tra le pieghe del racconto semicomico di un anziano cieco che ricomincia a vedere attraverso l’obiettivo di una telecamera, vuole essere un autentico saggio sul significato e sul senso della visione. Che cosa è veramente reale? I filtri che utilizziamo per percepire la natura sono filtri che registrano o interpretano, descrivono o trasfigurano. Il film non pretende di risolvere l’argomento e tanto meno di dare risposte però una riflessione generale sul tema riesce a sollecitarla.

Miglior Interprete: Alessandro Castiglioni per “A Passo d’uomo”
Fiore incarna in modo tragicamente emblematico la miseria umana che la crisi economica ha creato. In una Genova grigia e senza mare Fiore si aggira senza punti di riferimento: non ha più il lavoro, non ha una famiglia, non ha più una casa, vive con pochi spiccioli senza amici e con un figlio in affido da portare in giro. Castiglioni interpreta con profondità la deriva morale che lo porta beffardamente a tentare il suicidio. Le scene della manifestazione Fiom in cui vediamo il protagonista sono documenti reali di un film in cui parlare di finzione è molto difficile. Il regista è stato addosso al protagonista per tutto il film descrivendone la miseria con pietoso documentarismo, da segnalare la carica emotiva che viene comunicata allo spettatore quando Fiore, attraverso un lungo piano sequenza, entra nel supermercato per rubare le scarpe.

Sezione Paesaggi

Menzione speciale a “LOCO CON BALLESTA”
Il film è stato ritenuto il più completo sotto molteplici aspetti. Narrativamente il film è molto scorrevole e divertente, la regia è apparsa attenta e precisa e grammaticalmente corretta in gni sua espressione. Efficace la recitazione e la caratterizzazione dei personaggi.
Il film, che si muove tra il gangster e la commedia, convince per la capacità di tenere alta l’attenzione utilizzando strumenti e situazioni al limite del surreale.

29/01/2014, 09:47