Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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TU CHE NE DICI? - Il jazz di Buscaglione nel film di Silvio Amadio


Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello coppia protagonista del film del 1960. Martedì alle 17,00 al cinema Trevi di Roma la proiezione in una giornata di cinema e jazz. L'ultima apparizione di Fred Buscaglione prima della prematura scomparsa.


TU CHE NE DICI? - Il jazz di Buscaglione nel film di Silvio Amadio
Silvio Amadio, regista di "Tu che ne dici?" sul set del film
Una giornata dedicata a cinema e jazz con proiezioni, incontri e dibattiti. Martedì 4 febbraio dalla 17 in avanti una serie di appuntamenti per chi ama la musica e i film. Si comincia con un omaggio al grande Fred Buscaglione, tra gli interpreti del 1960 "Tu che ne dici?" di Silvio Amadio, insieme alla coppia comica del momento, Tognazzi e Vianello, giunta al cinema direttamente dalla tv (un po' come accade oggi) e reduce dal grande successo di "Un due tre" appuntamento fisso dei telespettatori italiani dal 1954 al 1959.
"Tu che ne dici?" racconta le bizzarre vicende di Solitario ed Amedeo, due amici che vivono miseramente di espedienti, imbrogliando il prossimo. Una volta, travestiti da religiosi, si recano nella villa di un celebre gangster, il quale, essendo gravemente ferito, si crede in fin di vita. L’idea della morte, induce il malvivente ad un atto, che vorrebbe esprimere il suo pentimento e il desiderio di riparare il male commesso: egli consegna ai due falsi sacerdoti tutto il suo avere, perché comprino una campana d’oro per la chiesa della parrocchia. Con la coppia Tognazzi-Vianello, ma in realtà un film costruito attorno a Fred Buscaglione, nella parte del gangster.

Proprio questa partecipazione al film dà spunto al tema della rassegna partendo da Torino, città natale del cantante e musicista.

L’effetto del jazz. Lo Swing Club di Torino

"In un vicolo buio nel cuore di una Torino ancora segnata dalle ferite dei bombardamenti, alza le saracinesche un locale stralunato: lo Swing Club. […] Siamo nei primi anni Sessanta e in un attimo lo scantinato di via Bellezia diventa il luogo di ritrovo di una gioventù ribelle e amante della notte, unita dai suoni acidi e dissonanti del bebop. Sulla scena non sono comparsi ancora i rocchettari e i sessantottini, ma il movimento studentesco e gli operai torinesi sono già scesi ad agitare le piazze e tanti ragazzi sono attraversati dai fervori della Beat Generation. Per chi di loro è attratto dalla sperimentazione musicale, lo Swing diventa una seconda casa dove lasciarsi andare non solo all’improvvisazione ma alla libertà sessuale e all’uso di ogni tipo di stupefacente".
Questa è la storia di un gruppo di amici drogati di jazz che passava le sue serate in uno scantinato fumoso di sole due stanze, dove hanno suonato dal vivo non solo i grandi nomi del jazz italiano come Enrico Rava, Tullio De Piscopo e Romano Mussolini, ma mostri sacri del jazz internazionale come Thelonius Monk, Miles Davis, Dollar Brand e Gato Barbieri"
Dalla quarta di copertina del libro di Toni Bertorelli "L’effetto del jazz", Iacobelli, 2013, libro che verrà presentato dall'autore durante la serata.

Il programma della giornata prevede tre film: Tu che ne dici? di Silvio Amadio con il grande Fred Buscaglione (nato a Torino), 7/8 di Stefano Landini, uno dei rari film italiani sul jazz, e Cous cous di Umberto Spinazzola, scelto dallo stesso Toni Bertorelli, nella sua ampia filmografia.

ore 17.00 "Tu che ne dici?" di Silvio Amadio (1960, 90’)

ore 19.00 "7/8" di "Stefano Landini" (2007, 74’)
Torino, 1940: Massimo ha la passione della musica jazz ed è un discreto pianista. Segue di nascosto i gruppi musicali che eseguono sotto falso nome i brani americani proibiti dal Regime. Dopo una feroce lite con suo padre, conosce Alberto Molaien, pianista della band di Gio’ Cervi, star del jazz italiano, e inizia a studiare musica insieme a lui. Ma una notte il ragazzo viene prelevato dalle camicie nere e si ritrova con Molaien, Cervi e altri sventurati in un carcere gestito dai fascisti. «Il jazz, “veicolo d’esotismo” e minaccia per l’italica melodia, non era tollerato: quando l’alleanza con la Germania si fece più stretta ciò che proveniva dagli Stati Uniti era deriso dalla cultura di regime; alcune disposizioni restrittive ne limitavano le possibilità d’esecuzione in pubblico» (Landini).

ore 20.30 Incontro moderato da Italo Moscati con Toni Bertorelli
Nel corso dell’incontro verrà presentato il libro di Toni Bertorelli L’effetto del jazz.


a seguire
"Cous cous" di Umberto Spinazzola (1996, 87’)
Una giovane band multietnica, i Cous Cous, sempre alla ricerca di un luogo dove provare e suonare. Ma il loro acid jazz non è gradito e così i Cous Cous vengono sistematicamente cacciati da tutto e tutti. Si trasferiscono allora presso la baracca di un fratello di Evelina, anziana ottuagenaria componente della band; questo precario locale viene però abbattuto per fare posto ad un’autostrada in costruzione. I musicisti riprendono a vagare in cerca di un altro spazio. Forse Isaia è la loro ultima speranza... «Il film è un piccolo omaggio ad uno dei maestri del Cinema che amo di piú: Aki Kaurismaki. È anche un inno alla libertà della musica e di tutti i musicisti» (Spinazzola). Con Toni Bertorelli e Philippe Leroy.

01/02/2015, 17:43

La Redazione