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Note di regia del film d'animazione "Cuccioli - Il Paese del Vento"


Note di regia del film d'animazione
Anche con questo secondo lungometraggio in animazione che vede protagonisti i Cuccioli, abbiamo voluto fare un film che tenesse conto di coloro che sono i primi fruitori del nostro lavoro: i bambini.
Per far questo, oltre a tenere nella giusta considerazione tutti gli aspetti artistici della produzione (veste grafica, doppiaggio, colonna sonora, ecc.) abbiamo voluto dare ulteriore sviluppo a quella che è da sempre la nota caratteristica di tutti i nostri lavori, cioè la partecipazione attiva del pubblico.
Nel film infatti i bambini si trovano spesso al centro della storia, non tanto e non solo per il coinvolgimento emotivo quanto perché i protagonisti si rivolgono direttamente a loro, chiedono i loro consigli, li rendono complici nelle scelte e li coinvolgono anche dal punto di vista gestuale.

La produzione, come ogni film in animazione, ha avuto un lungo lavoro di pre-produzione (circa due anni!) e ha coinvolto duecento persone fra addetti esterni e interni al Gruppo.
In linea con quanto espresso in premessa abbiamo costruito una storia che, pur essendo facilmente comprensibile dai bambini, non fosse banale.
Si parla, o forse è meglio dire si accenna, al problema delle energie alternative, nel caso specifico il vento.
La contrapposizione tra l’uso di un’energia pulita e l’uso di un’energia inquinante viene presentata (come avviene in quasi tutte le fiabe) attraverso l’identificazione del concetto e del suo opposto nei personaggi del film, rendendo in questo modo più semplice la veicolazione del contenuto e la sua comprensione.
Questo ci permette ci dare al racconto tutte le caratteristiche collegate alla comicità, alla suspense, al pericolo e al superamento del pericolo che nel film si alternano con ritmo e velocità. Siamo più che sicuri che il film sarà apprezzato anche dal pubblico degli adulti, almeno da quelli che, come si dice, conservano con cura il piacevole ricordo di essere stati bambini!

La fortuna (e l’anomalia) di essere anche attori di teatro, oltre che regista e produttore di un lungometraggio, ha permesso a me e a mio fratello di lavorare sul film con migliaia di bambini “veri”, grazie ai quali abbiamo verificato molti dettagli praticamente “in diretta”. Ad esempio durante i lunghi mesi di rielaborazione della sceneggiatura abbiamo girato i teatri delle maggiori città italiane con uno spettacolo che “raccontava” la storia del film e abbiamo anche fatto delle letture animate per verificare gli effettivi livelli di comprensione della trama.

Abbiamo cercato di mettere in scena dei personaggi complessi e ben costruiti. I sei Cuccioli, con le loro peculiarità e le precise dinamiche che si creano tra loro, ben rappresentano il mondo dei bambini e delle bambine in tutte le loro sfaccettature. La papera vanitosa e un po’ prepotente che si crede sempre al centro del mondo, la gattina saggia, il cagnolino appassionato lettore, il coniglio spaccone, il pulcino che non sa ancora parlare, il ranocchio che vorrebbe, da grande, fare l’attore… in ogni gruppo di bambini tutti si possono rispecchiare in qualcuno dei nostri personaggi.

Nel film appaiono anche dei personaggi negativi – in primis Maga Cornacchia – che hanno anch'essi degli aspetti intriganti. Anche in questo caso abbiamo costruito con attenzione il personaggio della perfida rivale dei Cuccioli, operando una riflessione sul rapporto che i bambini hanno anche con i cattivi.
I due ermellini aiutanti di Maga Cornacchia, invece, come spesso accade sono veramente sciocchi e diventano i protagonisti di molti momenti comici… il che, alla fine, ce li fa quasi diventare simpatici.

Sergio Manfio