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PRESTO FARÀ GIORNO - Il mal di vivere colpisce ad ogni età


Giuseppe Ferlito, dopo una lunga e ricca carriera di aiuto e assistente alla regia, debutta dietro alla macchina da presa raccontando le vicende di una ragazza alle prese con i guai della sua età. Una madre distratta, un ragazzo fuori dall'ordinario per un percorso di cambiamento che passa attraverso una caduta. Distribuito da Mediterranea e Sommo Indipendent, sarà in sala da giovedì 20 in circa 50 copie Prodotto da Mauro Castellini con finanziamenti Mibact, Regione Lazio e Rai Cinema


PRESTO FARÀ GIORNO - Il mal di vivere colpisce ad ogni età
Valerio Morigi, Ami Codovini, Ludovico Fremont
"Presto farà giorno" è un film sulla solitudine e sulla sofferenza. Tra lavoro, scuola, amore e pasticche delinea un quadro preciso ma non troppo profondo, dove le sfumature dei personaggi sono affidate a primi piani e dettagli senza però fornire una cornice adeguata, un contorno dal quale lo spettatore possa attingere per aumentare il gusto e l'empatia. Le situazioni, i rapporti, i personaggi appaiono come già visti, come pezzi di un puzzle che abbiamo già montato: precisi e difficili ma ormai privi di quell'attrattiva che potrebbe darci un nuovo gioco.

A parte qualche dettaglio realistico, la vicenda relativa alla droga è raccontata come da un anziano e sembra dettata da qualcuno che ne ha solo sentito parlare al cinema o in tv, magari su Rai Uno o Canale 5.
Malgrado le intenzioni e le dichiarazioni, il film finisce per essere retorico nel racconto e nei giudizi che, anche se non espliciti, condannano sommariamente i vizi della nostra società (e ci mancherebbe) senza però lasciare nulla allo spettacolo, alla riflessione o alla peggio, ai sentimenti dello spettatore.

Arrivare a scrivere e dirigere un lungometraggio dovrebbe spronare a raccontare qualcosa di eccezionale di unico, una storia che il pubblico non potrà fare a meno di seguire. E questo è quanto di più lontano c'è da un percorso produttivo che vede coinvolti il Mibact e Rai Cinema, sempre attenti a tenere il livello vicino a uno standard di riferimento e novità medio basso. Quello di Ferlito sembra un film "inserito", pensato da un regista italiano al decimo film. Ricco di una serie di compromessi che lo rendono povero di attrattiva e coinvolgimento, sembra realizzato pensando a tanti film già fatti, per essere sicuri di non sbagliare e di non dover far pensare troppo chi decide di stanziare i soldi pubblici per il nostro cinema.

Nel cast Chiara Caselli, Ludovico Fremont, Ami Codovini, Valerio Morigi, Gianfranco De Angelis, Matilde Piana, Federica Sarno, Giuseppe Gandini, Gianni Lillo, Nathalie Rapti Gomez.

18/03/2014, 09:48

Stefano Amadio