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AMICI COME NOI - Pio e Amedeo, Amedeo e Pio


In sala il film dei due comici lanciati da Le Iene. Con Alessandra Mastronardi


AMICI COME NOI - Pio e Amedeo, Amedeo e Pio
Formula che vince, si cambio il meno possibile... La TaoDue di Pietro Valsecchi, dopo aver sbancato i botteghini con il fenomeno Checco Zalone e aver rimpinguato le casse con l'operazione "Soliti Idioti", tenta il colpo con un nuovo esordio in sala per comici televisivi. Risultato? Primo weekend notevole, con successo al botteghino e buone chance di confermarsi anche nel prossimo futuro.

"Amici come Noi", l'esordio al cinema del duo de Le Iene Pio e Amedeo, è affidato alla regia di Enrico Lando, già complice di Mandelli e Biggio e qui sodale della coppia comica famosa per i 'duelli' coi cori da stadio: questa volta, contrariamente alle vicende degli 'idioti', si intravede la ricerca di un racconto unico e non di una semplice collezione di gag, anche se il quadro complessivo fatica a ingranare e la storia su cui il film si dipana lascia molto a desiderare...

Pio si deve sposare, ma alla vigilia delle nozze vede un video su internet in cui la futura moglie (riconoscibile da un vistoso tatuaggio) lo tradisce: matrimonio saltato e fuga disperata dal paesino in cui tutti lo sbeffeggiano come cornuto... Insieme a lui il fidato Amedeo, che lo trascina prima a Roma e poi a Milano alla ricerca della 'svolta', prima della inevitabile riconciliazione finale ad Amsterdam.

Chi apprezza le dinamiche comiche del duo in tv troverà anche in sala pane per i propri denti, mentre difficilmente crediamo Pio e Amedeo riusciranno a conquistare nuovi fan... Troppo scontate molte situazioni del film per appassionare, troppo banali alcune battute (su quelle ad Amsterdam facile immaginare): non riescono ad incidere (per mancanza di spazio e occasione) i volti noti del cast, Alessandra Mastronardi e Massimo Popolizio, e si arriva a fine visione con la sensazione di non aver assistito a nulla di nuovo e di non aver riso in modo speciale ad alcuna battuta. Peccato, restano le gag sugli "eroi di Berlino" e poco altro.

24/03/2014, 13:00

Carlo Griseri