I vincitori della VII edizione di Divergenti


I vincitori della VII edizione di Divergenti
Si è conclusa domenica 25 maggio la settima edizione del festival di cinema trans Divergenti. Organizzato dal M.I.T., associazione attiva da trent'anni nella difesa dei diritti di transessuali e transgender, con la direzione di Porpora Marcasciano e la direzione artistica di Luki Massa, il festival ha proposto, nel corso dei quattro giorni di programmazione, 16 film provenienti da Francia, Spagna, Germania, Finlandia, Italia, USA, Messico, Australia, oltre a numerosi appuntamenti culturali, tra cui le acclamate performance dei talenti trans Emily De Salve, prima cantante lirica al mondo baritono e Margot Minelli superba trasformista. Grande partecipazione alla simposia organizzata per venerdì e sabato "Oltre il bisturi i sogn"i, le storie, l'amore che ha rappresentato un’occasione per proseguire il dibattito interno alla comunità trans e LGBTQ sul tema del rapporto con le istituzioni medico-scientifiche e della medicalizzazione dell’esperienza trans.

La giuria di qualità, composta da Monica Dall'Asta, Daniele Del Pozzo, Mona Lisa Tina, Davide Turrini e Jonny Costantino, ha conferito il premio come miglior cortometraggio al brasiliano "Da alegria, do mar e de outras coisas" di Ceci Alves "per l'intensità con cui è stata trattata una storia vera". Il riconoscimento come miglior documentario è invece stato conferito all'italiano "Fuoristrada" di Elisa Amoruso, incentrato sulla storia di Pino, meccanico e un campione di rally romano che è diventato donna e ora si chiama Beatrice, "per la verità e la limpidezza con cui racconta una bellissima storia d'amore, che travalica i confini geografici, di genere e generazionali, in maniera originale e creativa. Una storia ed un'opera che testimoniano di come, a volte, la felicità può essere rivoluzionaria". Premio al miglior lungometraggio narrativo, infine, per "52 Tuesdays", il film australiano con la regia di Sophie Hyde, "per la sensibilità e l'intelligenza con cui affronta la problematica della transizione di genere attraverso una struttura narrativa, articolata e non convenzionale che mette in luce il rapporto di solidarietà reciproca che accompagna una figura adolescente e una madre transessuale in un duplice percorso di crescita". La giuria assegna anche una menzione speciale a "Something in between" di Rikka Kaihovaara (Finlandia) "per l'affondo dello sguardo verso un corpo in transizione da cui nascono interrogativi aperti e brucianti".  

Il pubblico, che ha partecipato numeroso anche quest'anno, ha confermato il voto della giuria per il documentario, dando la maggior preferenza a "Fuoristrada", mentre per la categoria corto ha premiato la produzione messicana "Bajo el ultimo techo". Infine come miglior lungometraggio è stato scelto il finlandese "Open up to me".

26/05/2014, 14:19