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LAMPEDUSA CINEMA, IL VENTO DEL NORD


Parte i primi di agosto la sesta edizione della rassegna curata da Laura Delli Colli, che da anni porta film e protagonisti a Lampedusa.


LAMPEDUSA CINEMA, IL VENTO DEL NORD
Gianfranco Rosi e Laura Delli Colli. Lampedusa Cinema
Con i primi tre titoli in programma, tra i più significativi e originali dell'ultima stagione, Rai Cinema inaugura quest'anno un progetto di solidarietà e di impegno culturale in un luogo speciale che continua a non avere una sala aperta durante l'anno.

I film in questione sono: "La mafia uccide solo d'estate" di Pif, "La sedia della felicità" di Carlo Mazzacurati e "Smetto quando voglio", opera rivelazione di Sydney Sibilia.
Organizzato da Massimo Ciavarro, con la direzione artistica di Laura Delli Colli, Presidente del Sindacato giornalisti cinematografici italiani e di Giovanni Spagnoletti, direttore della Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, il festival proporrà ai lampedusiani una settimana dedicata al rilancio dell'immagine e dell'eccellenza ambientale dell'isola sicula.

Giovanni Spagnoletti, che cura la scelta e la selezione dei documentari, ha spiegato: “Stiamo ancora lavorando sui documentari, è un programma in progress anche perché in questo momento siamo partiti alla grande per cercare di fare, anche quest'anno, una manifestazione che ha sempre problemi di budget, anche se ha un eccellente risposta di pubblico. Il nostro compito è quello di portare il cinema in un posto che non ce l'ha, facendo vedere un 'esperienza nuova sul grande schermo. Per quello che riguarda quest'anno penso che lavoreremo sui documentari siciliani, perché ci piace avere degli ospiti che presentano le loro cose e che quindi instaurano un dialogo con l'isola, quindi cercheremo di fare quello che loro non fanno”.
Sull'importanza del documentario, che da qualche tempo sta acquistando sempre più terreno nel panorama cinematografico italiano, affermandosi come genere “vincente”, Spagnoletti ha commentato: “Il documentario è stato ed è un punto centrale su cui lavora la nuova generazione, più dei cortometraggi di fiction e quindi sta vivendo una sua nuova giovinezza proprio in un contesto in cui il cinema è in crisi di idee e recupera quella che era la sua origine, legata ai fratelli Lumière e alla documentazione”.

Laura Delli Colli ha spiegato come si articola il Lampedusa Cinema da cosa differisce rispetto alle passate edizioni:
“Sono sei anni che portiamo il cinema a Lampedusa. Io sono entrata quasi subito e son diventata supporter il secondo anno. La prima edizione fu ideata da Massimo Ciavarro che è il motore di tutto ciò e sta già a Lampedusa. Anche quest'anno portiamo una stagione cinematografica che a Lampedusa manca perché lì non c'è il cinema. Carico di un simbolismo travolgente, di una regia curatissima e di un cast eccezionale. Ve lo consiglio. È un lavoro di grande passione e volontariato, se ci vai una volta capisci che è importante far vedere quello che faremo. Grande novità di quest'anno è l'appoggio della Rai, che si aggiunge alla Siae, considerata la main partner e con cui faremo scegliere ai ragazzi un film tratto da un libro per portarli sul territorio della lettura e poi ci sarà anche una serata speciale dedicata ai bambini”.
Sull'augurio che il cinema possa incidere positivamente sulla realtà locale di Lampedusa, la direttrice artistica del festival ha commentato: “La realtà di Lampedusa è particolare, bisogna entrarci in punta di piedi e il fatto che Gianfranco Rosi ci voglia girare un film a settembre è importante. Le persone sono disponibili e fiere di quello che hanno, un po' come noi che siamo arrivati a far crescere lo schermo di anno in anno e l'idea di far nascere questo cinema paradiso è molto bella”. Il suo augurio è quello di lasciare un segno anche quest'anno, perché, come lei stessa ha ricordato: “ si parla sempre dell'isola per il problema dell'immigrazione, ma bisognerebbe vederla anche come luogo dove accadono tante cose, un luogo di non eroi raccontati spesso molto male dall'informazione perché, nel caos che filtra attraverso l'immagine di Lampedusa, si perdono molti aspetti meravigliosi di questo posto”.

05/06/2014, 17:45

Margherita Pucello