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Il palmares della XVII edizione del Cervino CineMountain Festival


Il palmares della XVII edizione del Cervino CineMountain Festival
Dedicato alla ricostruzione della prima salita assoluta dell'Everest nel 1953, "Beyond the edge" (Nuova Zelanda, 2013, 90 minuti) di Leanne Polley ha vinto il Grand Prix des Festivals-Conseil de la Vallée d'Aoste, massimo riconoscimento assegnato nell'ambito del Cervino CineMountain Festival. Il concorso, giunto alla 17/a edizione e a cui partecipano le pellicole premiate dai principali festival internazionali, si è chiuso questa sera a Valtournenche. Composta da Alessandra Miletto (direttore della Film Commission Valle d'Aosta), Pierre Simeoni e Simone Bachini, la giuria ha motivato così l'attribuzione del Grand prix: "Magnifica e coraggiosa realizzazione: magnifica per la bellezza delle immagini e per la capacità di restituire un'atmosfera che coinvolge e ci avvicina al gruppo degli alpinisti attraverso le loro emozioni, le gioie e le sofferenze; coraggiosa poiché anche ricostruire l'avventura di questi primi uomini sulla cima più alta del mondo non è impresa da poco, eppure il risultato ottenuto è perfettamente credibile".

Gli altri riconoscimenti: il premio Vie de montagne per il miglior film etnografico è stato assegnato a "Cronaca di una vita semplice" (Italia, 2014, 50 minuti) di Fabio Gianotti e Silvia Bongiovanni "per aver saputo raccontare lo spopolamento delle valli alpine", il premio Cai per il miglior film di alpinismo e arrampicata a "Two on K2" (Polonia, 2013, 46 minuti) di Dariusz Zaluski "che ha sapientemente unito il lieve racconto di una relazione sentimentale a quello di una grande impresa", il premio Sony per la migliore fotografia a "Beyond the edge", il premio Montagne d'Italia per il miglior film italiano in concorso a "Vincersi" (Italia, 2014, 46 minuti) di Mirko Giorgi e Alessandro Dardani dedicato ai climbers non vedenti del Cus di Bologna, il premio Bell'Italia per il miglior film sul patrimonio culturale e territoriale d'Italia a "Voci dalla Val Montone" (Italia, 2014, 58 minuti) di Massimo Alì Mohammad sulle tradizioni dell'Appennino romagnolo. Infine una menzione speciale è stata attribuita a "Pierre Mazeaud, la vie en face(s)" (Francia, 2013, 53 minuti) di Gilles Chappaz che "ricostruisce il percorso eccezionale dell'alpinista e dell'ex Ministro". In totale i film in concorso erano 22, provenienti da quattro continenti.

18/08/2014, 08:57