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Dario Franceschini: "In vigore la riforma del MIBACT"


Dario Franceschini:
Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, è intervenuto alla commissione Istruzione e Beni Culturali del Senato per illustrare la riorganizzazione del Ministero, nel suo primo giorno di entrata in vigore.

Nel complesso la riforma, ispirata ai principi di spending review, nel prevedere il taglio di 37 dirigenti affronta per la prima volta questioni annose e strutturali.

La riorganizzazione è stata costruita pertanto per integrare pienamente cultura e turismo, semplificare l’amministrazione periferica, ammodernare la struttura centrale, rilanciare le politiche di innovazione e formazione, valorizzare le arti e l’architettura contemporanee con particolare riferimento alle periferie rubane e per dare maggiore autonomia ai musei statali italiani, finora grandemente limitati nelle loro potenzialità. 

La riforma riconosce il museo, finora semplice ufficio della Soprintendenza, come istituto dotato di un proprio bilancio e di un proprio statuto.

Viene creata, inoltre, una direzione generale per i musei con il compito di creare un sistema museale nazionale.

18 musei e 2 siti archeologici di rilevante interesse nazionale verranno poi affidati a dirigenti che potranno essere scelti tra interni o esterni all’amministrazione con un bando che, oltre a essere pubblicato con le consuete procedure, verrà divulgato sulle maggiori testate internazionali. A essere dotati di autonomia speciale saranno la Soprintendenza speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’area archeologica di Roma, la Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia, la Galleria Borghese, la Galleria degli Uffizi, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, il Museo di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera, la Reggia di Caserta, la Galleria dell’Accademia di Firenze, la Galleria Estense di Modena, la Galleria Nazionale d’arte antica di Roma, il Polo Reale di Torino, il Museo Nazionale del Bargello, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Paestum, il Palazzo Ducale di Mantova e il Palazzo Reale di Genova.

In ogni Regione, infine, verranno creati dei poli regionali che dovranno favorire un dialogo continuo fra le diverse realtà museali pubbliche e private del territorio per dar vita a un’offerta integrata al pubblico.

13/12/2014, 10:00