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I vincitori del Premio Alpi Giulie Cinema la Scabiosa Trenta


I vincitori del Premio Alpi Giulie Cinema la Scabiosa Trenta
A conclusione della Venticinquesima edizione della Rassegna Internazionale "ALPI GIULIE CINEMA" si svolgerà giovedì 5 marzo 2015 al Bar Libreria KNULP di Trieste, il "Premio Alpi Giulie Cinema la Scabiosa Trenta", riservato alle produzioni cinematografiche di autori originari delle regioni alpine del Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Carinzia dedicate alla montagna (sport, cultura e ambiente), giunto alla ventunesima edizione.

La giuria, composta da Stefano De Franceschi (giornalista), Massimo Gobessi (programmista regista RAI) e Enrico Mosetti (aspirante guida alpina) all'unanimità si è così espressa:

Premio Alpi Giulie la Scabiosa Trenta 2015 a Brez Mej - Senza Confini (Friuli Venezia Giulia)
Anche se il documentario non parla propriamente di alpinismo e scalate, tratta comunque della vita in un piccolo paese di montagna in via di abbandono, delle problematiche e delle opportunità del vivere su un territorio di confine finalmente aperto, della speranza e dell'impegno di un giovane che ha fatto una scelta controcorrente e ha deciso di trasferirsi quassù per vivere, lavorare e per cercare di dare un contributo alla sua rinascita. Si distingue dagli altri documentari per un taglio ed un'impostazione meno classica, in presa diretta, ed una regia pulita senza fronzoli. La fotografia ed il montaggio sono funzionali alla storia. La musica, quando presente, accompagna piacevolmente il racconto. Un premio all'autore per aver individuato una storia originale e coinvolgente, ed uno al protagonista per la sua scelta di vita. In Alto Adige una storia simile la tilizzerebbero per fare promozione del territorio...

Premio Luigi Medeot per il miglior soggetto: L'uomo che sussurrava alle montagne (Friuli Venezia Giulia)
Julius Kugy è sempre Julius Kugy e al Premio Alpi Giulie Cinema non può che essere l'ospite d'onore. In questo filmato, un lungo e preciso susseguirsi di splendide fotografie, l'originalità sta nel fatto che Kugy si racconta in prima persona attraverso alcuni passaggi scelti dei suoi scritti, letti con voce calda e coinvolgente. La musica si accompagna allo stile classico scelto per la narrazione. Consigliato l'uso didattico nelle scuole per far comprendere cosa voleva dire amare, in modo romantico, la montagna.

Menzione speciale: Mira Marko (Slovenia)
La storia della prima grande scalatrice ed alpinista di origini slovene, originale figura vissuta agli inizi del '900, è molto interessante e valeva la pena di essere raccolta e raccontata. Purtroppo la mancanza di immagini e video risalenti all'epoca delle sue imprese ha penalizzato la narrazione e ha costretto il regista ad utilizzare l'escamotage di far ripetere in chiave moderna le scalate compiute all'epoca dalla Marko. Complete ed esaustive le interviste e le estimonianze raccolte che ci consentono di farci un quadro completo della donna e dell'atleta. Le immagini ed il montaggio sono puliti e funzionali al racconto così come le musiche.

Verrà assegnato anche un premio per il miglior soggetto, intitolato alla memoria di Luigi Medeot, direttore della rivista Alpinismo Goriziano e componente del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna).

Il nome del premio, la Scabiosa Trenta, richiama il fiore alpino immaginario cercato per una vita dal grande pioniere delle Alpi Giulie, Julius Kugy. Un artista scelto nell'ambito regionale interpreta questo fiore che ostituisce il principale riconoscimento del concorso. la Scabiosa Trenta 2015 è stata creata dall artista triestina Cristina Lombardo. Nata a Trieste il 5 giugno 1957, ha studiato nel liceo classico Dante Alighieri di Trieste, dove, seguendo le lezioni di Sergio Molesi, ha indirizzato i suoi interessi al mondo dell arte. Tali interessi si sono poi concretizzati, seguendo i corsi di ceramica del I.R.Fo.P. di Gradisca d Isonzo, e frequentando il laboratorio dello scultore Renzo Possenelli. Nel 2006 ha frequentato il corso per curatori di mostre organizzato dalla galleria d arte slovena A+A di Venezia. Si dedica principalmente alla scultura in argilla ma volentieri sconfina in altri ambiti usando la stoffa, le materie plastiche, il legno e da ultimo la fotografia. Inizia la sua attività espositiva nel 1989. Nel 1990 allestisce la sua prima personale a Trieste con una serie di ritratti scultorei dedicati a donne famose vissute a cavallo tra 800 e 900. Si dedica poi alla scultura di grandi dimensioni ed all installazione e partecipa a varie rassegne di public art (Trieste, Cervignano, Venezia). Organizza workshop e partecipa a concorsi. Nel 2011 viene invitata a partecipare alla Biennale d Arte Diffusa del Friuli Venezia Giulia, Biennale di Venezia. Nel gennaio 2013 partecipa al Progetto Ponte Internazionale di Arte Contemporanea Italia Messico con una mostra collettiva allestita nella città di Oaxaca. Vive e lavora a Trieste.

28/02/2015, 14:50