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FILM IN TV - I consigli di CinemaItaliano per venerdì 20/3


FILM IN TV - I consigli di CinemaItaliano per venerdì 20/3
Liberate i pesci
Rai Uno propone in prima serata il cinema italiano: alle 21.15 c'è "Amiche da morire" di Giorgia Farina, commedia in prima tv interpretata da Cristiana Capotondi e Claudia Gerini.
Sinossi: Il film racconta una storia che si svolge d’estate su un’isoletta del sud Italia. In questa realtà, divisa tra modernità e retrogrado tradizionalismo, si snodano le vite di tre donne, che malgrado le notevoli diversità si trovano costrette a far fronte comune per salvarsi la pelle. Gilda (Claudia Gerini), una bellezza verace venuta dal continente, che da anni sbarca il lunario facendo il mestiere più antico del mondo; Olivia (Cristiana Capotondi), una giovane moglie da manuale, bella ed elegante che suscita le invidie delle donne per la sua vita idilliaca accanto a un bel marito; Crocetta (Sabrina Impacciatore) il brutto anatroccolo che si mormora porti iella a qualsiasi sventurato le si avvicini e tenti di conquistarla. A complicare la loro vita arriva un fiero quanto brusco commissario di polizia, Nico Malachia (Vinicio Marchioni). Il commissario intuisce che le tre nascondono un segreto…

Simpatico recupero quello di Iris (canale 22) alle 17.00 "Liberate i pesci" di Cristina Comencini, con Laura Morante e Francesco Paolantoni.
Sinossi: A Lecce si attende con euforia la "prima" dell'Aida, allestita in piazza dalla compagnia di Mosca. Il boss più noto in città, Michele Verrio è il mecenate dell'evento. E l'impresario è l'amante del boss, l'ex soprano Lunetta. Sergio, il fratello giornalista di Lunetta, ha dovuto abbandonare Lecce dopo aver pubblicato un'inchiesta contro la mafia. La sua ex moglie scopre che la loro figlia è incinta di Giovanni, il figlio del boss Verrio. Ora le due famiglie, quella perbene e quella mafiosa, sono destinate ad imparentarsi...

RaiMovie (canale 24) alle 23.05 offre la possibilità di rivedere "Fortapàsc" di Marco Risi, con Libero De Rienzo e Ivano Marescotti.
Sinossi: Nel 1985 Giancarlo Siani viene ucciso con dieci colpi di pistola. Aveva 26 anni. Faceva il giornalista, o meglio era praticante, abusivo, come amava definirsi. Lavorava per Il Mattino, prima da Torre Annunziata e poi da Napoli. Era un ragazzo allegro che amava la vita e il suo lavoro e cercava di farlo bene.
Aveva il difetto di informarsi, di verificare le notizie, di indagare sui fatti. È stato l’unico giornalista ucciso dalla camorra.
Noi qui lo seguiamo negli ultimi quattro mesi della sua vita. La sua ultima estate quando, dal Vomero, dove abitava, tutti i giorni scendeva all’inferno di Torre Annunziata, regno del boss Valentino Gionta. Tutto, in quel periodo, ruotava intorno agli interessi per la ricostruzione del dopo terremoto e Giancarlo vedeva. E capiva.
Lo vediamo muoversi fra camorristi, politicanti corrotti, magistrati pavidi e carabinieri impotenti, come un giglio nel fango.
Proprio la sera in cui venne ucciso, a Napoli Vasco Rossi teneva un concerto al quale Giancarlo sarebbe dovuto andare con la sua ragazza…

Infine, Fuori Orario: dall'1.50 prima "Viaggio in Italia" di Roberto Rossellini, poi 'pausa' con Edgar Reitz e infine "I fidanzati"di Ermanno Olmi.

20/03/2015, 08:00

Carlo Griseri