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LE PIU' PICCOLE DEL 68 - Ricordando una grande occupazione


Dopo averne parlato nell'omonimo romanzo, Elena Costa porta sul grande schermo la storia delle cinquanta donne che lottarono giorni in un paesino del Lazio


LE PIU' PICCOLE DEL 68 - Ricordando una grande occupazione
Un coro di voci si alza sotto gli occhi curiosi di tanta gente: "Anche se siamo donne, paura non abbiamo". E' il 1968 e a Manziana, piccolo comune della provincia di Roma, cinquanta donne hanno deciso di occupare una fabbrica per manifestare la loro ferma opposizione di fronte all'idea della chiusura.

Elena Costa, autrice del romanzo "Le più piccole del '68", passa dietro alla macchina da presa per dirigere l'omonimo documentario e raccontare a distanza di quasi cinquanta anni una piccola quanto interessante pagina di storia italiana.

Nonostante la presenza di una voce fuori campo, la vera narrazione è affidata alle diverse donne, ormai mamme e nonne, intente a raccontare a parenti o amici tante curiosità riguardanti i celebri trentasette giorni di manifestazioni che le fecero diventare un vero e proprio caso mediatico.

Rintanate fra le mura della fabbrica, dietro alle grate di ferro delle finestre, le giovani ragazze, molte delle quali nemmeno maggiorenni, andavano avanti sulla loro strada fra il sostegno dei sindacati, l'aiuto del parroco del paese e il cattivo giudizio di molti abitanti di Manziana.

Al centro di molte storie, cariche di emozione ed ironia, il rapporto con i loro uomini, a cui veniva negata la possibilità di mettere piede in quella "zona rosa", e con cui si arrivava quasi a mettere in discussione il proprio legame sentimentale.

Anche se qualche conversazione può a volte apparire troppo "costruita", la "reunion" delle "ragazze del '68" funziona per la carica di energia e quella voglia di sorridere ricordando un evento che, nonostante fosse poi terminato con un licenziamento, cambiò per sempre le loro vite.

12/06/2015, 14:39

Antonio Capellupo