Note di regia del cortometraggio "Il Singhiozzo"

“The Hiccup” (“Il Singhiozzo”), ambientato in una Venezia stralunata e in balia delle onde, racconta le vicissitudini di un omino, fatto di cerniere, viti e bulloni, colpito da un singhiozzo compulsivo che non accenna a scomparire e i cui suoni si diffondono tra calli e canali della città. I Veneziani ne restano turbati e, tentando di trovare spiegazioni ragionevoli al fenomeno, si convincono che quei rumori ripetitivi siano da imputare alle onde della laguna, forse vittime di una trasformazione misteriosa e minacciosa. Ciò li conduce verso una scelta radicale: la fuga.
Soffermarsi ad ascoltare nel tentativo di conoscere nel profondo può a volte risultare oneroso, come anche accettare margini di incertezza e di mistero che sfuggono al calcolo e veicolano inquietudine e paura. In questa accezione, “The hiccup” vuole essere un invito ad accettare il non conforme e un piccolo elogio della diversità , come valore aggiunto da comprendere e da cui arricchirsi.
Il cortometraggio è stato realizzato con le tecniche dello stop motion e della puppet animation.

Consuelo Calitri ed Andrea Nevi