Note di regia del documentario "My Sister is a Painter"
"Se vedo ricordo", questa frase, estratta da un celebre detto di Confucio, è stata la base di partenza di questo film. Tutti i miei lavori precedenti sono figli di questo stesso concetto. Il vedere e il ricordare. In "My sister is a painter" questo tema viene riproposto attraverso una riflessione sull'arte. Nel film cerco di capire, con l'aiuto di testi come "L'occhio e lo spirito" di Merleau-Ponty e "Il corpo utopico" di Foucault, le peculiarità dello sguardo di una sorella pittrice ("vedere è avere a distanza") e le motivazioni profonde dietro il suo bisogno di dipingere corpi femminili (il corpo utopico). Al contrario dei lavori precedenti, qui l'illusione di poter rivedere/ricordare si realizza grazie all'opera pittorica di mia sorella che, al contrario delle immagini video, permette di aprire un varco nel tempo, assolvendo un compito dell'Arte, quello di ricucire le distanze tra noi e gli altri, tra i vivi e i morti, contro "l'emorragia del tempo".
Virginia Eleuteri Serpieri