SERGIO CASTELLITTO - Lampedusa, un premio dai giovani
Un viaggio a Lampedusa per accompagnare il suo ultimo film "
Nessuno si Salva da Solo" al Festival "Il Vento del Nord". Un'isola lontana (... è più a sud di Tunisi...), dalla natura dura ma meravigliosa.
Sergio Castellitto, ha ricevuto il premio "Ciak si legge", deciso degli studenti lampedusani, raccontando l'isola ma anche le dinamiche del suo film tratto dall'omonimo romanzo di
Margaret Mazzantini.
"È la prima volta che vengo a Lampedusa, ho fatto un lungo giro da solo sull'isola. Sono rimasto veramente, profondamente impressionato dalle persone che ho incontrato e dall'autorità e dalla potenza della natura. Mi piace pensare che il film che ha vinto il premio dei giovani qui a
Vento del Nord, ha un titolo che guarda caso su quest'isola suona in un modo molto speciale:
Nessuno si Salva da Solo".
Un Premio, Ciak si legge, assegnato da una giuria di studenti dell'isola a uno dei film in rassegna tratti da un'opera letteraria.
"La parola più bella che ho sentito nella motivazione della giuria degli studenti è "contemporaneo", che non significa, come sapete, moderno ma è qualcosa che accade contemporaneamente alla tua vita. La storia di questa coppia in fondo è una storia in cui tutti si possono riconoscere anche quelli a cui, come dire, è andata bene... non necessariamente le coppie si devono separare... E dunque in qualche misura chiunque veda questo film, riconosce qualcosa che lo riguarda; nel bene, nel male, in ciò che gli è accaduto, in ciò che teme che gli possa accadere..."
A Vento del Nord, ad accompagnare il film, c'è anche
Jasmine Trinca, protagonista insieme a
Riccardo Scamarcio. Tra le motivazione della giuria anche il lavoro svolto dagli interpreti
"Ho sempre detto agli attori che hanno recitato in "
Nessuno si Salva da Solo"
interpretate questo film come se spiaste i personaggi che state mettendo in scena, come nel film, dove in un ristorante c'è questa coppia che passa una serata cercando di capire il perché della fine del loro amore. E in qualche modo si accorge alla fine di questa serata che forse l'amore non è poi così finito... e quindi consiglio di guardare questo film come se foste seduti al ristorante, al tavolo accanto... è un buon modo di guardare il cinema".
Oltre il film, il rapporto con il cast e il resto della troupe
"Fare un film non è soltanto il film che hai fatto e che vedi sullo schermo, è anche trascorrere 50, 60 giorni con delle persone. Quindi conta il film che fai, ma contano anche i ricordi che lasci alle persone con cui hai lavorato..."
13/08/2015, 09:35
Stefano Amadio