Premio Navicella Cinema
Nanni Moretti per Mia Madre
Motivazione: Se la condanna alla sopravvivenza era il vero scandalo de La stanza nel figlio, l’esperienza di perdita che Nanni Moretti ci restituisce in Mia madre è, seppur dolorosa, più universale e comprensibile, raccontata in chiave malinconica, pudica e a tratti delicatamente ironica. Tutto, dalla genuinità della scrittura alla totale adesione al progetto degli attori, concorre alla riuscita di un’opera che, senza sconfessare la poetica dell’autore, rivela uno sguardo più maturo, una sensibilità nuova e un’insperata apertura al futuro, suggellata da quella parola, “domani”, che è anche l’ultima del film.
Premio Navicella Fiction
Giacomo Campiotti per Braccialetti Rossi
Motivazione: Perché racconta il mondo di giovanissimi malati con sincerità e adesione, senza mai scadere nel patetico o nel banale, trattandolo anzi come il cuore di un più grande romanzo di formazione che affronta con una freschezza inedita per la televisione italiana i temi dell’amicizia, dell’amore e della morte.
Premio Diego Fabbri
Emiliano Morreale e Mariapaola Pierini per Racconti di Cinema (Einaudi 2014)
Motivazione: Una raccolta di racconti che ha il pregio di fondere letteratura e cinema, due diversi modi di narrare storie. Di portare il cinema sulla pagina, costituendo per il lettore, grazie ai suoi meravigliosi personaggi, una guida anomala all’interno dello sfarzo delirante dell’immaginario cinematografico».
Premio Colonna Sonora
Epsilon Indi per le musiche di Per Amor Vostro
Motivazione: Il ritorno al “cinema di finzione” di Giuseppe M. Gaudino, 18 anni dopo Giro di lune tra terra e mare, non poteva prescindere da un’altra collaborazione con gli Epsilon Indi, misteriosa e magmatica formazione musicale in continua trasformazione. Che prende il nome dalla sesta stella più vicina visibile a occhio nudo e che, in Per amor vostro, fa brillare con impeto e trascinante energia i passaggi cruciali della vita della protagonista, Anna Ruotolo.
Premio Rivelazione 2015
Moisè Curia
Motivazione: L’esordio al cinema è nel 2014 con La buca di Daniele Ciprì. Versatile e intenso, ha già mostrato tutta la sua predilezione per il cinema d’autore italiano: Maraviglioso Boccaccio dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani e, primo ruolo da protagonista, La nostra quarantena di Peter Marcias, dove interpreta uno studente alla ricerca del senso del lavoro e della vita, con la precarietà esistenziale a far da antagonista. A Moisè Curia va il Premio Rivelazione non solo per le indubbie doti attoriali, ma per la sua capacità di scegliere con sapienza i ruoli, a dispetto della giovane età.