Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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"Metamorfosi" in proiezione al MultiAstra di Padova
in occasione del Transgender Day of Remembrance


Martedì 24 novembre 2015 alle 20.30 al Multiastra di Padova il Circolo Tralaltro Arcigay di Padova celebra il TDoR (Transgender Day of Remembrance) con la proiezione del film “Metamorfosi”, film ideato e diretto da Paolo Lipartiti, con musiche di Paolo Vivaldi e Alessandro Sartini.

Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo il TDoR, il Transgender Day of Remembrance, per commemorare le vittime del pregiudizio e della discriminazione e dell’odio transfobico. L’evento viene introdotto nel 1998 su iniziativa di Gwendolyn Ann Smith un’attivista transgender, per ricordare Rita Hester, il cui assassinio in Massachussets diede avvio al progetto web “Remembering Our Dead”, e nel 1999 a una veglia a lume di candela a San Francisco. Da allora l’evento è cresciuto fino a comprendere commemorazioni in centinaia di città in tutto il mondo.

Durante l’atmosfera intima di una cena due persone, Miki e Stefania, raccontano la loro storia: dall’infanzia al presente affermano con forza l’esigenza di essere ri-conosciuti nel genere sessuale nel quale si identificano e non in quello biologico in cui sono nati, ripercorrono le vicende che hanno scandito il loro percorso di crescita, di consapevolezza e di transizione, fino alla decisione sofferta ma liberatoria di riassegnazione chirurgica, di autodeterminazione dei loro corpi. Senza una sceneggiatura a cui sottostare, senza battute da ricordare, libero flusso delle emozioni e un solo grande tema: le metamorfosi.

Una trasformazione che non riguarda solo il corpo fisico, ma anche il corpo sociale e la vita intima delle persone, con un interesse particolare alle diverse dinamiche relazionali e affettive che vivono. La transessualità vissuta lontana dai soliti stereotipi in cui per decenni è stata semplicisticamente rinchiusa, prende luce in una dimensione nuova: persone bisognose di normalità, di libertà, di famiglia, di amarsi e amare.

Esperti di identità di genere, psicoterapeuti, sessuologhi, ma anche Drag Queen e transgender contribuiscono con il loro punto di vista a far luce sull’antico mistero che da sempre avvolge l’esistenza dell’uomo ed il suo desiderio di cambiamento, di metamorfosi.

"Questo film nasce dal mio interesse per la figura mitologica di Dioniso" - dichiara Paolo Lipartiti -" il Dio per eccellenza ambiguo, androgino, maschio e femmina insieme, creatore e distruttore al tempo stesso, colui che si trasforma per salvarsi, la divinità che racchiude in sé il suo essere umano, divino e bestiale. Tutto questo, ma tanto altro ancora, mi ha portato a riflettere sulla mia esistenza, sull’esistenza e i vissuti di tante persone come me, che hanno lottato per affermare se stessi, che hanno rinnegato parti del proprio corpo per trasformarsi in altro, un evolversi per salvarsi, un soffrire per rinascere sotto altre sembianze. Mettere in discussione il rigido codice binario del Lui e del Lei".

Ed ecco che la parte documentaristica del film si completa con una parte artistica e lo stesso autore Paolo Lipartiti si cala nelle vesti di Dioniso e vaga, vaneggia, si rivela trionfante sull’onda impetuosa delle parole degli ospiti e degli intervistati, fra farfalle, maialini e capre, il suo multiforme seguito, percorre il suo cammino ambiguo, tra il maschile e il femminile, il suo essere doppio, frammentato, saltando impetuoso su balle di fieno, ballando su un campo di cavoli, sorpassando ostacoli, proteggendosi, esponendosi, fiero del suo essere indifferenziato: non più solo uomo, non più solo donna, ma serpente, toro, leone, Titano.

L’esaltazione della libertà viene rivendicata per tutto il racconto: libertà di espressione, di viversi a prescindere da quello che il sociale non tollera, la necessità del rispetto, del riconoscimento, dell’accettazione, viversi liberamente e liberare anche gli altri attraverso la forza del proprio vissuto.

23/11/2015, 10:33