Fondazione Fare Cinema
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FdP 56 - Il programma della quarta giornata


FdP 56 - Il programma della quarta giornata
Una scena di "O Futebol" di Sergio Oksman
LUNEDI’ 30 NOVEMBRE 2015

CINEMA ODEON
Ore 10:00
L’infinita fabbrica del Duomo di Massimo D’Anolfi, Martina Parenti (Italia, 2015, 74’)
Raffinato, con un’impostazione filosofica alla base, montato, sonorizzato e fotografato splendidamente, il film racconta ciň che il titolo annuncia, la fabbrica infinita del Duomo di Milano. Primo atto della quadrilogia Spira Mirabilis che affronta il concetto di immortalitŕ attraverso gli elementi della natura, L’infinita Fabbrica del Duomo rappresenta l’elemento della terra.
CONCORSO INTERNAZIONALE
Ore 11:30
Contre-Pouvoirs di Malek Bensmaďl (Algeria, Francia, 2015, 97’)
Malek Bensmaďl entra nelle stanze del quotidiano indipendente algerino “El Watan” svelando i meccanismi decisionali della redazione in un momento cruciale della storia del paese: mentre la “primavera algerina” risveglia le necessitŕ democratiche della popolazione, la campagna elettorale č dominata dal Presidente Bouteflika, candidato per il quarto mandato consecutivo...
CONCORSO INTERNAZIONALE
Ore 15:00
Mallory di Helena Třeštíková (Repubblica Ceca, 2015, 101’)
Era il 2002 quando Mallory, giovane madre con trascorsi da eroinomane, decide di cambiar vita. Ma la vita a cui si č aggrappata con disperazione la metterŕ continuamente a dura prova. Nella sua esistenza kafkiana – seguita per ben tredici anni da H. Třeštíková - Mallory sarŕ costretta a vivere in auto, affronterŕ il fallimentare sistema dei servizi sociali, incontrerŕ gli uomini sbagliati: sempre all’affannosa ricerca di una vita normale per sé e per suo figlio che, negli anni, non smetterŕ mai di avere in lei un punto di riferimento e un modello di coraggio e determinazione.
CONCORSO INTERNAZIONALE
Ozoners di Jean-Jacques Martinod, Kyle Bell (USA, 2015, 19’)
L’ultima estate di un drive-in che proietta film in pellicola. Il film si sofferma sull’atmosfera malinconica di una stagione che si avvia alla fine e ne racconta i dettagli: la manualitŕ, il rumore della pellicola in scorrimento, i macchinari ancora in uso ma giŕ obsoleti. Con sguardo nostalgico, Ozoners tratteggia il ritratto di un’America che non esiste piů.
CONCORSO INTERNAZIONALE
Des hommes debout di Maya Abdul-Malak (Francia, Libano, 2015, 55’)
Un microcosmo che diventa universo. In un piccolo Internet Point nel quartiere parigino di Belleville, centro di ritrovo per immigrati, la camera osserva tracce della vita di un uomo, Moustafa, da molti anni lontano dal suo paese d’origine. Le parole e i gesti della sua vita quotidiana rivelano, con delicatezza, la complessitŕ di un’esistenza dislocata.
CONCORSO INTERNAZIONALE
Ore 19:00
Territory di Eleanor Mortimer (UK, 2015, 17’)
A Gibilterra non sono gli spagnoli o la Regina d’Inghilterra a comandare, ma le scimmie. Le scimmie sono diventate talmente padrone del territorio, che si č reso necessario un servizio di ordine pubblico per tenerle sotto controllo e per respingerle fuori dalla cittŕ, con l’ausilio di alcune cerbottane. Osserviamo la giornata dei macachi, che come in un gioco di guardie e ladri, tentano ogni stratagemma per ingannare i loro “domatori”.
CONCORSO INTERNAZIONALE
O FUTEBOL di Sergio Oksman (Spagna, 2015, 68’)
Il calcio come passione e ossessione, ma anche come filo che ricuce una relazione. Le partite del Campionato mondiale di calcio (Brasile, 2014) scandiscono i giorni che padre e figlio (il regista) trascorrono insieme dopo anni di distanza: sul divano di casa, in automobile, dietro il bancone di un bar o nel letto di un ospedale. I risultati delle partite punteggiano lo scorrere del tempo. In questa ritrovata vicinanza, l’occhio del figlio si riconcilia con la figura del padre, ne redime il passato, ne trasfigura il presente.
CONCORSO INTERNAZIONALE
Ore 21:30
Coming Out di Ruben Pater, Jaap van Heusden (Paesi Bassi, 2015, 7’)
Coming Out č parte della serie: Behind the Blue Screen. Gli autori hanno raccolto storie di persone che vivono in Iran. Con il loro approccio esplorano un nuovo tipo di giornalismo, una forma narrativa diretta che allo stesso tempo non rinuncia ad un taglio artistico. Questa serie di video-selfies č stata raggruppata sotto lo stesso nome perché utilizza una particolare tecnologia per mascherare in maniera artistica i volti dei protagonisti, in modo da garantire la riservatezza delle storie raccontate. In questo caso, la storia č quella di un giovane che fa Coming Out.
DE CORRESPONDENT
Somos Cuba di Annett Ilijew (Germania, 2015, 91’)
Andres torna a Cuba dopo due mesi trascorsi in Germania. Il suo progetto č di filmare la vita degli abitanti di Marianao, sobborgo popolare dell’Avana. Somos Cuba presenta una selezione dei materiali filmati da Andres dal 2008 al 2014. In un microcosmo dolente, soffocato dall’indigenza, la piccola Leydis cresce e prende coscienza di sé. Nei sogni e nelle osservazioni della bambina si ripercuotono le contraddizioni di un incubo urbano che si nutre di innocenza.
CONCORSO INTERNAZIONALE

SPAZIO ALFIERI
Ore 15:00
Negotiating Amnesia di Alessandra Ferrini (Italia, 2015, 25’)
“Italiani Brava Gente”? dallo studio di immagini risalenti all’occupazione italiana dell’Africa Orientale e l’analisi dei manuali di storia, usati dal dopoguerra ad oggi, Negotiating Amnesia esplora il retaggio del colonialismo italiano e le politiche di amnesia che lo caratterizzano.
Altri eventi
Ore 16:00
Loco Lucho di Mary Jimenez (Belgio, 1998, 59’)
v.o., sott. Ita,
Un ritorno nel paese d’origine, alla scoperta del padre, della sua vita, dei suoi pensieri piů reconditi, dei suoi rapporti con il passato e con la madre della regista, scomparsa qualche anno prima. Il film ruota intorno alle lettere scritte nel corso degli anni dai protagonisti di questa storia, tessendo un filo che unisce individui vicini e lontani al tempo stesso.
IMMAGINI DEL VERBO AMARE: I DOCUMENTARI DI MARY JIMéNEZ
Face Deal di Mary Jimenez (Belgio, 2014, 29’)
Un film di visioni alterate e di volti enigmatici. La regista incontra il padre ultracentenario per filmare quello che potrebbe essere il loro ultimo incontro. L’uomo perň non la riconosce. La domanda di partenza si rovescia e il film diventa una messa in questione del proprio io: “Chi sono io quando non mi rifletto nell’altro?”.
IMMAGINI DEL VERBO AMARE: I DOCUMENTARI DI MARY JIMéNEZ
Ore 18:00
Silence and Darkness di Paweł Kędzierski (Polonia, 1999, 19’)
In un Centro per non vedenti e non udenti i pazienti partecipano ad un corso di scultura. La camera si concentra sui loro volti e poi, ripetutamente, sulle mani. Il lavoro manuale e l’atto creativo come balsamo per lo spirito: lavorare, accarezzare la creta colma il silenzio e fa uscire l’inconscio dall’oscuritŕ permettendone l’espressione, come in un contatto, in una relazione umana.
I MESTIERI DEL CINEMA: OMAGGIO A Wojciech Staron’
For a While di Wojciech Staroń (Polonia, 2005, 25’)
Wojciech Staroń viaggia con la famiglia in un luogo remoto della campagna polacca, Mołtajny, situato vicino al “centro geografico dell’Europa”. Lo scopo č quello di fare un film sulle difficili condizioni di vita in quei luoghi poverissimi. Dall’osservazione delle difficoltŕ e della miseria degli abitanti, l’attenzione del regista si sposta sulla facilitŕ con cui il figlio Janek, di quattro anni, si č creato un gruppo di amici con cui giocare, condividere momenti di vita e di allegria.
I MESTIERI DEL CINEMA: OMAGGIO A Wojciech Staron’
Six Weeks di Marcin Janos Krawczyk (Polonia, 2009, 18’)
In Polonia, una madre che non ha i mezzi per crescere un figlio ha sei settimane di tempo dalla nascita per decidere di dare il proprio neonato in adozione. La camera, con delicatezza ed empatia, segue le sei settimane di una donna che ha compiuto questa scelta sofferta e quelle dei neonati del reparto maternitŕ che si affacciano alla vita.
I MESTIERI DEL CINEMA: OMAGGIO A Wojciech Staron’
Glass Trap di Paweł Ferdek (Polonia, 2008, 15’)
Un gruppo di ‘duri’ della periferia di Varsavia ha un nuovo modo per divertirsi: i loro consueti incontri, oltre ad alcool e droghe, cominciano ad includere combattimenti tra pesci d’acquario la cui caratteristica č di essere aggressivi. Gli incontri sono accompagnati da scommesse in cui circolano grandi somme di denaro. Uno dei personaggi spera che il suo campione riuscirŕ ad aiutarlo nel suo sogno: l’acquisto di una nuova Subaru.
I MESTIERI DEL CINEMA: OMAGGIO A Wojciech Staron’
Ore 20:30
Steadfast on our Sand di ZimmerFrei (Italia, 2015, 62’)
Terschelling č una piccola isola della Frisia, regione nord dei Paesi Bassi. La terra che la compone č stata accumulata con un sofisticato sistema di dighe e argini. Orgoglio dei pochi isolani che ancora la abitano e la custodiscono, Terschelling č desolata d’inverno – dedicata solo al pascolo di bestiame – e affollata dai turisti di tutto il mondo durante il periodo estivo.
PANORAMA
Ore 22:00
My Buddha is Punk di Andreas Hartmann (Germania, Birmania, 2015, 68’)
Kyaw Kyaw, un venticinquenne Punk birmano, persegue il sogno di far decollare la scena Punk nel Myanmar. Anche se l’ex dittatura militare ha portato avanti alcune riforme democratiche, lui rimane scettico: a suo avviso, il paese ancora non č cambiato. Insieme alla sua band punk, cerca di sensibilizzare le persone sulle persistenti violazioni dei diritti umani. Attraverso la sua musica e le manifestazioni in piazza, critica la guerra civile in corso e la persecuzione delle minoranze etniche. Viaggia attraverso il paese per promuovere la propria filosofia tra le giovani generazioni: una simbiosi di buddismo e punk che rifiuta le regole religiose e la dottrina politica.
Eventi Speciali

AUDITORIUM SANT’APOLLONIA
Ore 11:00
ingresso libero
HOW I DID IT
Incontro pubblico con gli autori
Eventi Speciali

ISTITUTO FRANCESE
Ore 18:00
Je suis le peuple di Anna Roussillon (Francia, 2014, 111')
Mentre il popolo egiziano in protesta affolla piazza Tahrir, gli abitanti di un villaggio delle campagne meridionali seguono la rivoluzione sugli schermi dei loro televisori. Il film segue il rovesciamento di Mubarak e la caduta di Morsi dal punto di vista di Farraj: un contadino. Nella quotidianitŕ delle campagne il cambiamento arriva in ritardo.
Selezione ACID per il 56° Festival dei Popoli
Ore 20:00
Cuchillo de palo di Renate Costa (Spagna, 2010, 91’)
Renate Costa rievoca con affetto la figura di suo zio, arrestato, torturato, rilasciato e morto di «tristezza» – come dicevano i suoi familiari. Il suo č un viaggio personale e politico, in un paese – il Paraguay – che non ha ancora fatto i conti con il proprio passato. Ricordi personali, materiali d’archivio, testimonianze di compagni di lotta dello zio e di parenti, rendono Cuchillo de palo un film politico coraggioso dalla struttura narrativa elaborata e accattivante.
Selezione ACID per il 56° Festival dei Popoli

30/11/2015, 08:00