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"Dal Ritorno" al Cinema Beltrade di Milano


Giovedì 14 aprile 2016 alle ore 21.40 al Cinema Beltrade di Milano, è in programma il documentario "Dal Ritorno" di Giovanni Cioni, alla presenza del regista. Introdurrà la serata Luca Mosso.

Il film ė stato presentato in anteprima internazionale al festival parigino Cinéma du Réel - Festival international de films documentaires, in concorso al Biografilm Festival, International Celebration of Lives (unico film italiano) e al Trieste Film Festival - Alpe Adria Cinema.

Silvano Lippi durante la seconda guerra mondiale combatteva in Grecia, lì lasciò le armi in seguito all’armistizio, ma fu catturato dai tedeschi e deportato a Mauthausen dove fu addetto ai forni crematori. "Dal Ritorno" si rivolge a lui, a partire da questa lettera: “Caro Silvano, quando ci siamo incontrati, una sera di dicembre, mi hai chiesto di accompagnarti. Volevi tornare laggiù, nel luogo di cui sei sopravvissuto. Io sono sempre laggiù, mi dicevi. In vita, solo, nell’incredulità dell’esistenza. Abbiamo iniziato il viaggio. Sei dovuto sopravvivere, di nuovo.”

C'è la testimonianza, e c'è l'uomo. Quel che ha suscitato il fim è stato Silvano, l'uomo che era lì, davanti a me, e mi diceva che era sempre laggiù, che davanti ai suoi occhi sfiavano le scene di laggiù, che sentiva i rumori. Che le riviveva, senza fine. La sua vita è rimasta laggiù, eppure ha vissuto, nella sua sopravvivenza, ed è questo vissuto, dopo, che volevo interrogare. Cosa vuol dire, sopravvivere, la vertigine della solitudine, quando tutti quelli che potevano ricordarsi di quello che ha vissuto, laggiù, sono scomparsi? Gli ho scritto una lettera, una lettera per accompagnare quello che doveva essere un ritorno sui luoghi della sua sopravvivenza. Dovevo quasi dimenticare quello che sapevo o credevo sapere, dalle mie letture, dai fim visti, sui campi. Il fim ha preso forma a partire da questa lettera. (...) Dal ritorno è un film su noi, noi che dobbiamo ricominciare daccapo, soli, senza testimoni, e riattraversare i luoghi e ricomporli con la storia raccontata, come se dovessimo ripartire da lì, dal fatto di esserci, misurare, toccare i luoghi, in un sopralluogo senza fie, dove questa storia atroce è successa e forse sta ancora succedendo” - ha detto Giovanni Cioni.

28/03/2016, 14:47