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SENZA LASCIARE TRACCIA - Chiudere il cerchio e tornare a vivere


L'esordio alla regia di Gianclaudio Cappai racconta la storia di un uomo la cui vita è segnata da una terribile esperienza avvenuta nell'infanzia. Con Michele Riondino, Valentina Cervi, Elena Radonicich e Vitaliano Trevisan. Prodotto e distribuito da Hira film sarà in sala il 14 dopo il passaggio al Bif&st nella sezione Italia Nuove Proposte.


SENZA LASCIARE TRACCIA - Chiudere il cerchio e tornare a vivere
Michele Riondino in "Senza lasciare Traccia"
Il passato non ci abbandona e basta pochissimo per farlo tornare a visitarci. Nel film di Gianclaudio Cappai in realtà, la traccia il passato l'ha lasciata e anche pesante; Bruno (Michele Riondino) è segnato nell'anima e nel fisico e l'occasione di tronare nel suo paese di nascita scatena la voglia di chiudere il conto.

In parallelo a questa ricerca di riparazione c'è il restauro di un quadro che la sua compagna Elena (Valentina Cervi) deve compiere proprio in quel paese, all'oscuro delle vicende dell'infanzia di Bruno. Mentre la pulizia del dipinto procede, in aperta campagna una fattoria con fornace annessa è il teatro dell'operazione di chiarezza che il personaggio interpretato da Michele Riondino cerca di mettere in opera, ritrovando la situazione lasciata quando era un bambino.

Personaggi fondamentali sono Giulio e Vera, interpretati da Vitaliano Trevisan, cupo e rassegnato uomo di campagna alle prese con una grave crisi finanziaria ed Elena Radonicich sua figlia, sfuggente e segnata da una curiosità che potrebbe essere maniacale.

Il film di Cappai, scritto con Lea Tafuri, entra nei personaggi senza invaderne la personalità e lasciando intendere con delicatezza eventi e situazioni che possono essere la causa dei loro disagi. La fotografia, diretta da Fabio Paolucci, appare vera e ruvida come i colori sofferti della campagna d'autunno e descrive con precisione il tormento che oscura il volto e il corpo del protagonista.

11/04/2016, 09:48

Stefano Amadio