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TGLFF31 - Veronica Pivetti: "Un peccato
che questo film non si sia visto"


TGLFF31 - Veronica Pivetti:
Veronica Pivetti al TGLFF31
Presentato al TGLFF di Torino il film "Né Giulietta, né Romeo" di Veronica Pivetti, accompagnato in sala dalla regista e protagonista e dalla co-sceneggiatrice, Giovanna Gra. Un film che parla di adolescenza e di omosessualità, della difficoltà in Italia di dichiararsi (soprattutto) all'interno della propria famiglia, e che ha deciso di farlo usando la chiave della commedia.

"Per promuovere il film - ha spiegato Veronica Pivetti in sala dopo la proiezione - siamo stati molto aiutati da Amnesty International, che ha dato il suo patrocinio, e per la prima volta lo ha dato a una commedia! Poteva essere rischioso far ridere su temi così, ma credo ne valesse la pena perché con una risata si veicola meglio il messaggio, lo si rende più "digeribile". Il film era stato inizialmente costruito per me come attrice, poi nel tempo che ci è voluto per iniziarlo - ben 4 anni - ho accarezzato l'idea di dirigerlo. Avevo già fatto qualche piccola cosa, e volevo provare a dirigere un film".

Il film è stato decisamente maltrattato in fase di distribuzione. "Ogni vostra risata - ha spiegato l'attrice - è stata per gioia ma anche una coltellata, ho pensato al destino che ha avuto questo film, uscito in 17 copie a fine novembre, mal distribuito e sostanzialmente non visto. È andata così, stiamo scrivendo il prossimo e cercheremo di farlo uscire meglio. Ma sentirvi partecipare così tanto durante la visione mi ha fatto immaginare a cosa avrebbe potuto essere...".

A questo punto è intervenuto il direttore del festival, Giovanni Minerba: "Forse sarebbe stato un messaggio troppo potente, arrivando da un personaggio molto popolare come te. Pare ci sia la volontà della CEI dietro a questa poca visibilità...".

Veronica Pivetti non ha voluto confermare né smentire questa versione. "Diciamo che si sono stati intoppi eccessivi, strane coincidenze... Io sono contenta, ho fatto il film che volevo, amo moltissimo gli attori di questo film e mi emozionano ogni volta che li rivedo, ancora oggi. Si parla dell'importanza dell'amicizia, la vera famiglia che ci scegliamo personalmente".

"Durante le riprese abbiamo avuto la visita di alcuni giornalisti, e qualcuno tra loro ha chiesto: "Ancora un film sugli omosessuali?". Ma non hanno idea della sproporzione tra racconti omosessuali ed eteresessuali? Io rivendico ogni scelta, la società ancora non accetta la normalità dell'essere omosessuali".

Il film è ora impegnato in un tour di proiezioni. "L'Agedo - Associazione Genitori Di Omosessuali ci aiuta, organizza alcune date in giro per l'Italia. Poi ci sono festival come questo, un'isola felice in Italia. Anche Amnesty ci sta aiutando, ma loro ovviamente hanno cose più importanti da seguire. Il Garante dell'infanzia lo vuol portare nelle scuole, alcune proiezioni sono già state fatte con un enorme successo e dibattiti molto partecipati, importantissimi per i ragazzi. Speriamo che si continui così".

08/05/2016, 11:15

Carlo Griseri