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Note di regia di "Al Giorno dOggi il Lavoro te lo devi Inventare"


Note di regia di
Al giorno doggi il lavoro te lo devi inventare una frase che mi sono sentito ripetere spesso negli ultimi anni, una di quelle frasi fatte che i trentenni del nuovo millennio hanno dovuto imparare a digerire e in qualche modo ad adattare alla vita di tutti i giorni. Dopo il mio corto Il Tuffo in cui il mettersi in gioco e laffrontare la vita da protagonista, erano i punti cardine volevo passare allo step successivo: raccontare cosa pu succedere lungo il percorso, quali difficolt si possono incontrare dopo essersi tuffato. Quello su cui ho riflettuto il concetto di sapersi adattare, capacit che hanno tutti gli esseri viventi e che si costretti a sviluppare per riuscire a sopravvivere. E proprio il sapersi adattare che sta alla base di questo film. Lidea, che ho partorito e sviluppato con laiuto dello sceneggiatore Francesco Governa, era quella di raccontare le storie parallele di due uomini agli antipodi che, in modi diametralmente opposti, si adattano alle vicissitudini della vita inventandosi un lavoro. Due uomini che non si sarebbero mai incontrati, neanche per vie traverse, ma le loro vicende sarebbero state comunque tenute insieme da un legame comune, un legame esclusivamente ideale e simbolico che avremmo scoperto soltanto nel finale e che sarebbe stato la summa di tutta lintera vicenda. La domanda che mi viene posta con pi frequenza : di cosa parla questo film? Per fortuna con un titolo cos esaustivo, la risposta che mi viene subito da dare, per semplicit, : questo film affronta il tema del Lavoro, e questo in parte vero in parte no. La tematica del Lavoro sicuramente presente nel film e ricopre un ruolo importante, diventando il fil rouge dellintera opera, ma la chiave con cui ho affrontato questo argomento non sicuramente quella, forse ormai logora e inflazionata, di una serie di film dalla tradizione dimpegno civile e sociale, ma piuttosto una chiave che possiamo definire esistenziale e che pone lattenzione sul lato umanistico della vicenda, talvolta anche in maniera grottesca e surreale, cercando di sviluppare contestualmente una riflessione sul ruolo dellArte e dellArtista nella societ attuale.

Mario Vitale