Premio Villanova Monteleone: nei film in concorso si
parla di errori giudiziari e diritto alla casa
Sono otto i lavori protagonisti della seconda giornata (venerdì 19 agosto) del
Premio Villanova Monteleone per il documentario italiano, organizzato dal Comune e dal Cineclub Sassari come sezione del Sardinia Film Festival. Si inizia alle 17 nella sala al piano terra di Su Palatu, in via Roma, con la proiezione delle opere non in concorso.
La prima di queste è “
Sardegna, natura da vivere” di Davide Melis (presente al festival): un viaggio suggestivo attraverso le oasi e i parchi marini protetti della Sardegna, alla scoperta delle sue risorse naturalistiche e della sua biodiversità.
La natura è protagonista anche in “
Once the sea was covered with water” (“Un tempo il mare era ricoperto dalle acque”) di Giacomo Orsini e Lorenzo Sibariu (presente al festival), che dà voce alle comunità di pescatori di Lampedusa e di Fuerte Ventura per fare il punto sulla situazione della “piccola pesca”, la cui sopravvivenza è messa a rischio dall’incremento di quella a strascico, favorita dalle politiche dell’Unione Europa.
Matteo Maffesanti, in “
88 giorni nelle Farm australiane”, intervista alcuni dei tantissimi ragazzi e ragazze che ogni anno decidono di fare una vacanza-lavoro in Australia, raccontando i lati positivi e quelli negativi delle loro esperienze.
Il fascino arcaico dei Mammuthones, le maschere tradizionali del carnevale di Mamoiada, è al centro del documentario di Franco Fais, “
La danza dei sacri demoni”.
Infine, Marco Zuin (premiato, l’anno scorso, con una menzione speciale) partecipa alla quarta edizione con “
La sedia di cartone”, un documentario che parte dalla storia di Jeoffrey, un bambino disabile del Kenia, per raccontare il lavoro della Fondazione Saint Martin nella realizzazione di ausili in cartone riciclato.
Dopo la visione pomeridiana dei film fuori concorso, il pubblico e lo staff del festival incontrano i registi ospiti per la cena-buffet a Sa Domo Manna (alle 19.30).
Alle 21, in piazza Piero Arru, iniziano le proiezioni degli ultimi tre film in concorso. Il primo è “
Non voltarti indietro” di Francesco Del Grosso (presente al festival). Realizzato in collaborazione con i giornalisti Valentino Maimone e Benedetto Lattanzi del sito errori giudiziari.com, il documentario raccoglie le testimonianza drammatiche di persone arrestate ingiustamente per una serie di errori giudiziari. Del Grosso ha fatto una selezione di cinque casi, ma come racconta il film «ogni anno in Italia almeno mille innocenti finiscono in carcere. Dal 1992 ad oggi lo Stato italiano ha speso oltre 600 milioni di euro in risarcimenti per errori giudiziari ed ingiuste detenzioni».
Una storia di speranza e di dialogo, attraverso l’arte, tra etnie diverse, è quella raccontata da Alessio Perisano e Mario Vezza in “
I’m festival”, realizzato nella città di Mardin, in Turchia, dove ogni anno arrivano acrobati, clown e giocolieri da tutto il mondo per il Festival del Circo Sociale. La manifestazione è organizzata dall’associazione Her Yerde Sanat (Art Anywhere), con lo scopo di creare la prima scuola di circo nazionale per bambini e renderla punto di riferimento culturale e artistico per i giovani della città.
L’ultimo documentario in visione è “
Villa Adelante” di Paula Mangano, che segue l’occupazione, e il successivo sgombro, di un edificio di Bologna da parte di un gruppo di persone di età, condizione sociale ed età diverse, per far riflettere sull’emergenza abitativa non solo in Italia ma in tutta l’Europa.
18/08/2016, 15:12