Olmi e Pontiggia
Ascoltare
Ermanno Olmi che riflette sul suo cinema, sui temi a lui cari, sul futuro del settore e sul suo passato è sempre un piacere. La pacatezza nel discorrere di quest'uomo di 85 anni, ancora attivo (in dirittura d'arrivo il doc sul Cardinal Martini, in cantiere nuovi lavori), spiazza, il tempo dell'ascolto deve cambiare rispetto al ritmo a cui siamo ormai abituati, la riflessione viene stimolata.
Bisogna ringraziare
Federico Pontiggia (e il regista
Alessandro Bignami) per questa lunga conversazione-documentario, 45 minuti di confronto che costituiscono "
E Venne l'Uomo", presentato in anteprima nella sezione
Venezia Classici.
C'è tutto l'
Ermanno Olmi che i suoi estimatori conoscono, eppure ce n'è inevitabilmente molto altro che non viene raccontato (il consiglio è quello di scoprirlo attraverso i suoi film e i suoi libri autobiografici). C'è la sua risata, inconfondibile, e il suo bell'atteggiamento verso i bambini-attori che hanno lavorato con lui. Ci sono la religione e la montagna, gli amici storici e filmati di repertorio che ne mostrano il cammino (e la coerenza).
Una chiacchierata piacevolissima cui assistere, che si vorrebbe durasse di più. Merito anche dell'evidente deferenza di Pontiggia nei confronti del Maestro Olmi e del loro educato feeling (il giornalista-intervistatore riesce ad un certo punto anche a 'leggere nel pensiero' del regista...).
Per chi ama Olmi, per chi non lo conosce bene, per tutti gli altri: visione consigliata.
08/09/2016, 12:58
Carlo Griseri