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MATILDE GIOLI: "Conquistata da Ivan Silvestrini"


Intervista alla co-protagonista di 2Night: "Il modo in cui il regista mi ha raccontato il film mi ha convinta a partecipare"


MATILDE GIOLI:
Matilde Gioli
A Torino insieme ad Ivan Silvestrini per presentare al cinema Classico il suo ultimo film, "2Night", Matilde Gioli ha raccontato a Cinemaitaliano.info l'esperienza sul set di un film ambientato all'interno di un auto in una lunga notte romana alla ricerca di un parcheggio...
Laureata in filosofia e lanciata - senza altri lavori in curriculum - da Paolo Virzì ne "Il capitale umano", Matilde Gioli è diventata in pochissimi anni uno dei volti più noti, ricercati e seguiti del cinema italiano.

Cosa ti ha convinto a partecipare a un film come "2Night"?

Principalmente mi ha convinto Ivan Silvestrini, perché me ne ha parlato con una passione tale che si vedeva che era proprio dentro il testo, dentro il film.
Senza nulla togliere ad altri registi, non sempre capita di vederne uno così dentro il progetto: non può non venirti voglia di recitare con lui, perché sai che lavorerai con una persona che sarà sempre attenta al 100% a tutto!
Poi, leggendo il copione, mi è piaciuta anche l'idea di avere poco intorno a me, di dover lavorare esclusivamente sulla recitazione, sull'espressione. Non c'è neanche tanto spazio in cui lavorare: spesso un attore può contare anche sul muoversi, sul cambiare abito, pettinatura, trucco... Questa cosa ti dà più armi a disposizione, in questo caso non c'erano e la sfida è stata rimanere sempre concentrata su quelle 2 ore di racconto: sapevo che sarebbe stato faticoso, soprattutto per me che non ho grandissima esperienza. È stata una grande bella sfida.

Il tuo rapporto con Matteo Martari, il co-protagonista, è stato fondamentale per la riuscita del film.

Noi ci siamo conosciuti alle prove, la cosa carina è che a noi è successo quello che succede ai personaggi del film, come loro piano piano iniziano a conoscersi e vedono il loro rapporto diventare più profondo e saldo, così è accaduto a noi. I primi giorni con più freddezza, eravamo in fondo due estranei. Poi abbiamo iniziato a lasciarci andare nella recitazione e a osare di più: ci siamo presi il tempo che si sono presi loro!

"2Night" è stata una sfida anche tecnica, oltre che attoriale. In un set così ridotto e con tempi così rapidi quanto spazio avete avuto per improvvisare tu e Matteo?

Abbiamo fatto lunghe prove in studio prima di iniziare le riprese. Questo ci ha aiutato molto, perché siamo riusciti a fare nostro il copione e interiorizzarlo. Poi sul set le riprese erano molto studiate, la difficoltà di lavorare quasi esclusivamente all'interno di una macchina lo richiedeva.
Ma c'è stato spazio per noi anche di improvvisare in alcuni dialoghi, che abbiamo modificato perché sul momento ci sembravano più giusti in un altro modo, e poi nelle scene intime, che per ovvi motivi non potevamo provare.
Tra l'altro, in una scena in particolare in cui ci siamo dovuti spogliare, eravamo in mezzo a un parcheggio e non avevamo i permessi per bloccare l'intera area, quindi le persone potevano passare vicino a noi senza problemi... è stato divertente, diciamo!

Dopo "Mamma o papà?" e "The Startup" questo è il tuo terzo film in sala nel 2017, film molto diversi tra loro con ruoli molto diversi. Cosa cerchi in un copione quando te lo propongono?

L'ideale sarebbe quello di fare qualcosa molto distante da me come persona. Devo essere onesta, finora mi sono capitati tanti ruoli che mi assomigliano, che poi è anche il motivo per cui vieni scelta, il provino conta ma è molto importante già "richiamare" il personaggio per come si è, per come ci si pone.
Mi piacerebbe essere completamente diversa dal personaggio che mi propongono, in modo da dover lavorare di più...

Su cosa stai lavorando ora?

Sto iniziando un film, una commedia, a Roma, "La casa di famiglia". Prodotta da Lucisano, diretta da Augusto Fornari, insieme a Stefano Fresi, Lino Guanciale e Libero De Rienzo. Siamo quattro fratelli, è una storia divertente e tenera, ma non posso dire di più...

28/05/2017, 11:41

Carlo Griseri