Tra Zavattini e Galeano (sua la bella citazione finale: "
In fin dei conti, agire sulla realtà e cambiarla, anche se di poco, è l'unico modo per dimostrare che la realtà è modificabile"), il documentario "
Ci vuole un fiore" di
Vincenzo Notaro è un viaggio negli orti urbani del quartiere Garbatella a Roma.
Una piccola e bella storia italiana, che come spesso capita nel nostro paese non parte dall'alto, dalle istituzioni, ma dal basso. E, nonostante molte difficoltà e l'apparente impossibilità, riesce a vivere e diventare esempio.
"La terra va amata", si dice a inizio documentario, e sicuramente la amano i protagoniti di "
Ci vuole un fiore", contadini urbani che in piccoli appezzamenti (anche sopra il cemento!) sono riusciti a far nascere orti in città, e ora provano a vivere del loro lavoro.
Il primo orto urbano alla
Garbatella risale al 2008, il quartiere è il più antico di Roma. Una terra desolata e ghiaiosa è diventata fertile, il lavoro da fare è sempre tanto ma la passione (con i risultati ottenuti) aiuta.
Una Roma sconosciuta, un esempio per fortuna non unico nelle nostre città ma che nella Capitale, così ci viene raccontato, ha trovato fortuna tanto da trasformarla nel "
comune agricolo più grande d’Europa".
03/06/2017, 08:52
Carlo Griseri