C'è una vera ricchezza, in "
Con i piedi per terra - Un viaggio tra Terra e Cielo", e sono i tanti coltivatori incontrati dal regista,
Andrea Pierdicca, durante il suo girovagare in cerca di buone pratiche agricole. Si entra in contatto con ognuno di loro e facilmente si arriva a condividerne le scelte e le riflessioni.
Durante un tragitto lungo il centro-nord Italia per 4.000 chilometri, la troupe inanella 26 tappe e registra 70 interviste. Troppe? Assolutamente no, anzi: più si entra nel meccanismo più si desidera scoprire che c'è ancora qualcuno da conoscere, una tessera ancora di questo mosaico che per chi non lo conosce può sembrare un'utopia (una follia?), invece è una sempre più diffusa realtà.
Rubo le parole di chi vuole andare oltre l'ovvietà (salute, gusto e impatto ambientale) per distillare una filosofia politica: "
Nel seme c'è una grande libertà. Il piccolo contadino in questo modo diventa indipendente ed è proprio questo che fa paura".
Documentario con il chiaro intento di uscire dagli schemi come i personaggi che racconta (con riprese e montaggio 'virtuosistici'), esordisce con un preambolo a ritmi folli e fastidiosi (come il mondo dal quale si vuole 'scappare') per poi assecondare in parte (purtroppo mai abbandonando l'effetto deformante simil-GoPro delle immagini) la semplicità alla quale si ispira questa generazione di agricoltori.
04/06/2017, 09:11
Sara Galignano