Festival del Cinema Cittŕ di Spello e dei Borghi Umbri
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FESTA DEL CINEMA DI ROMA 12 - I film della sezione "I Riflessi"


FESTA DEL CINEMA DI ROMA 12 - I film della sezione
I Riflessi
"BITTER FLOWERS" di Olivier Meys, Belgio, Francia, Svizzera, Cina, 2017, 95’
Cast: Le Geng, Xi Qi, Wang Xi, Meihuizi Zeng
La cinese Lina č una giovane madre e moglie devota e piena di sogni. Allo scopo di guadagnare qualche soldo extra, lascia la famiglia e vola a Parigi per una stagione di duro lavoro. Ma, per le strade di Belleville, i sogni si rivelano meno luminosi di quanto si aspettava, e Lina potrebbe doversi sacrificare in un modo che mai avrebbe sognato.

"DIECI STORIE PROPRIO COSĚ " di Emanuela Giordano, Italia, 2017, 58’ | Doc |
Nel 2012, in occasione del ventesimo anniversario della strage di Capaci, nasceva “Dieci storie proprio cosě”, uno spettacolo teatrale che racconta i crimini commessi dalle mafie e l’impegno collettivo necessario a combatterle. Cinque anni dopo, l’omonimo documentario indaga cosa si sta facendo e quanto si possa ancora fare per rendere piů civile il nostro Paese.

"IN UN GIORNO LA FINE" di Daniele Misischia, Italia, 2017, 100’
Cast: Alessandro Roja, Carolina Crescentini
In una Roma congestionata dal traffico e dal malumore, un potente speculatore, rimane imprigionato, da solo, nell’abitacolo di un ascensore, subito dopo averlo bloccato per molestare una impiegata nello stesso spazio. La disperazione per un importante appuntamento mancato si trasforma di minuto in minuto in un’angoscia piů letale e drammatica: dal cellulare con la moglie, e dalle news, gli arrivano i segni di qualcosa di mostruoso e assurdo che ha invaso la cittŕ – e anche i corridoi del suo ufficio.

"JANE" di Brett Morgen, Stati Uniti, 2017, 90’ | Doc |
Basandosi su oltre cento ore di filmati in 16mm mai mostrati, provenienti dagli archivi del National Geographic e lě conservati e nascosti al mondo per oltre cinquant’anni, il pluripremiato regista Brett Morgen racconta la storia di Jane, una donna la cui ricerca sugli scimpanzé – tra i quali ha vissuto, in Tanzania, per studiarne il comportamento – ha rivoluzionato la nostra comprensione del mondo naturale.

"LA LUZ Y LA FUERZA | THE LIGHT AND THE STRENGTH"di Alejandra Islas, Messico, 2017, 90’
Messico, 2009. In seguito a un decreto presidenziale che ha fatto chiudere l’impresa pubblica di energia elettrica Luz y Fuerza, 16599 lavoratori lottano per riavere il loro lavoro e mantenere intatta la loro leggendaria unione. Una battaglia senza tregua contro l’ingiustizia dando vita a un movimento di resistenza capace di raggiungere un risultato inaspettato.

"IL MONDO IN SCENA. SPOLETO · 60 ANNI DI FESTIVAL" di Gérald Caillat, Benoît Jacquot, Italia, Francia, 2017, 75’ | Doc |
Il film si inquadra in una prospettiva storica, che conduce dal Festival di Gian Carlo Menotti a quello di Giorgio Ferrara. I registi hanno attinto a un ricco patrimonio d’archivio che attraversa 60 anni di cultura italiana e internazionale. Un’attenta selezione fra i diversi materiali ha avuto luogo alla fine dell’estate scorsa a Spoleto, dove il Festival dispone di una vasta documentazione, e a Roma, all’Istituto Luce. I materiali d’archivio rappresentano circa il 50% della durata del film. A questi si sono aggiunte immagini di oggi girate nel 2016 in cittŕ, nelle chiese, nei teatri, dietro le quinte degli spettacoli e delle mostre.

"DALLA QUERCIA ALLA PALMA – I 40 ANNI DI PADRE PADRONE" di Sergio Naitza, Italia, 2017, 94’
1977.Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani vince la Palma d’oro. Quarant’anni dopo, memorie e aneddoti sul film riemergono con la testimonianza dei registi e dei protagonisti Omero Antonutti e Saverio Marconi che tornano in Sardegna, ritrovano i luoghi del set e le comparse sarde che regalano inediti ricordi. A far da collante a queste voci – tra cui Nanni Moretti – lo scrittore Gavino Ledda, autore del libro al quale si ispirarono i Taviani.

"SALVATRICE – SANDRA MILO SI RACCONTA" di Giorgia Wurth, Italia, 2017, 60’ | Doc I
Un documentario su Salvatrice Elena Greco, in arte Sandra Milo, diva del cinema italiano degli anni ‘60 e musa felliniana per eccellenza. Il film racconta attraverso gli occhi gioiosi di questa eterna ragazzina, con interviste e materiali di repertorio, il grande cinema a cavallo tra i ‘50 e i ‘60.

"SIE NANNTEN IHN SPENCER | LO CHIAMAVANO BUD SPENCER" di Karl-Martin Pold, Germania, 2017, 122’ | Doc |
Dio perdona…io no! uscě, in una sola copia, il 31 ottobre del 1967. Cinquant’anni dopo, un documentario omaggia la straordinaria figura di Carlo Pedersoli, da tutti conosciuto come Bud Spencer. L’emozionante docu-film narra l’avventura di due fans sfegatati – uno biondo e con gli occhi azzurri, l’altro corpulento, con la barba, non vedente – che si mettono alla ricerca di Bud Spencer per portargli un regalo. Insieme ne ripercorrono la carriera, dai successi sportivi fino alla sua scomparsa. Con i contributi di Luciano De Crescenzo, Terence Hill, Enzo Barboni e di molti altri che hanno collaborato nel tempo con l’attore.

"TRACCE DI BENE" di Giuseppe Sansonna, Italia, 2017, 56’ | Doc |
Cambiava voce, puntualmente. Tornava bambino, anche negli ultimi mesi di vita. Gli bastava sprofondare nei ricordi e Carmelo Bene riacquistava un timbro argentino, da Pinocchio fragile, eccitato da lampi lucignoleschi. Si spogliava cosě delle crudeltŕ amletiche e delle amplificazioni elettroniche. Accantonava il tono da belva reclusa delle ribalte televisive e cominciava a ridere teneramente di sé, e delle mignotterie della vita. L’idea fondativa del film consiste nel recuperare questo sussurro medianico, da scatola nera, per trasformarlo in voice over. Ricostruendo, senza didascalismi, il cinema che la voce evoca.

THE WAR IN BETWEEN | LA GUERRA SENZA FINE di Riccardo Ferraris, Stati Uniti, 2017, 67’ | Doc |
Fondato da Matt Simmons, veterano dell’operazione Desert Storm, e dallo psicologo Lorin Lindner, il Lockwood Animal Rescue Centre (LARC) č un rifugio di 20 acri con sede a Frazier Park, in California. In questo splendido luogo, circondato da alberi e montagne, i veterani e i lupi combattono contro la paura e la depressione. Con questo documentario, Riccardo Ferraris va dritto al cuore di un legame sorprendente: si tratta del primo caso documentato di terapia simultanea transpecie. The War in Between documenta una lenta transizione: lavorando con gli animali e riconnettendosi con la natura, al LARC i veterani prendono coscienza di una comune appartenenza.

10/10/2017, 16:12