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FESTA DEL CINEMA DI ROMA 12 - "Io sono qui"


FESTA DEL CINEMA DI ROMA 12 -
Uno dei protagonisti di "Io sono qui"
"Lasciare la propria terra, la propria casa, la propria famiglia, non fa piacere a nessuno. Se siamo costretti a farlo è perchè li accadono cose terribili". Il messaggio di chi si trova a vivere una migrazione forzata per ragioni dovute a guerra e violenze è molto chiaro, sono molte orecchie di chi lo ascolta a non volerlo prendere in considerazione.

A dare voce a quattro ragazzi, che da varie zone dell'Africa sono approdati recentemente nella realtà multietnica di Palermo, è il regista Gabriele Gravagna, autore del documentario "Io sono qui", presentato in "Alice nella città".

La macchina da presa si approccia ai protagonisti con un fuori fuoco, avvicinandosi pian piano e scoprendo volti di giovani, cui la vita ha già chiesto di crescere rapidamente, di aprire gli occhi davanti alla brutalità del mondo, perdendo il sorriso e la gioia dell'infanzia.

Racconti carichi di emozione, di tristi ricordi di sangue, ipocrisia e intolleranza, memorie di viaggi tra terre avverse e un Oceano "che puzza di petrolio" e "fa paura". Ma anche testimonianze di un'amorevole accoglienza, in un Sud Italia dove i ragazzi sono pronti a vederli come fratelli, a condividerci il campo da calcio e a volte anche le mura di casa.

Un film che cerca fortemente di dare dignità umana a chi troppo spesso è freddamente considerato solo un numero da certi media.

28/10/2017, 20:44

Antonio Capellupo