Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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TFF35 - RICCARDO VA ALL'INFERNO, un musical dalle tinte dark


Presentato in anteprima a Torino in After Hours arriva in sala dal 30 Novembre grazie a Medusa la nuova opera di Roberta Torre. Un adattamento musicale e psichedelico del "Riccardo III" di Shakespeare con protagonista Massimo Ranieri e una Sonia Bergamasco nel ruolo della Regina Madre. Un'insolita opera di sperimentazione tra cinema e teatro.


TFF35 - RICCARDO VA ALL'INFERNO, un musical dalle tinte dark
Massimo Ranieri è Riccardo
Dopo un lunghissimo periodo di esilio forzato presso una clinica psichiatrica, Riccardo è finalmente pronto a fare il suo ritorno in un castello da cui i fratelli e la madre gestiscono loschi affari nel regno di Tiburtino III. Ma il tempo della vendetta è ormai giunto, e quelli che un tempo furono legami familiari, oggi non rappresentano nient'altro che vecchi rami da potare. E anche in fretta.

Nell'anno in cui il musical torna a vivere un momento di grande interesse, dagli Oscar di La La Land al concorso veneziano dei Manetti Bros, arriva in anteprima al Torino Film Festival “Riccardo va all'inferno” di Roberta Torre, rilettura in chiave musicale e dark dello shakespeariano Riccardo III.

A vestire gli oscuri panni di Riccardo è Massimo Ranieri, dotato di un look a metà tra il Morpheus di Matrix e il Nosferatu di Murnau, creatura notturna e sanguinaria pronta a tutto pur di riconquistare il potere. A sostenerlo in una serie di efferati omicidi, un gruppo di freaks adoranti, nascosti nelle segrete del castello ad ascoltare cosa accade nei piani alti, dove la Regina Madre guida la sgangherata famiglia Mancini.

L'inferno Riccardo lo conosce bene, fin da ragazzino, quando l'elettroshock fu prima ragione di cura da disturbi della personalità e poi punizione per un reato mai commesso. Fronteggiare un mondo fatto di perversioni, abusi e ricatti non gli è quindi certo difficile, ma a volte la troppa autostima rischia di portarti fuori strada.

La Torre ambienta il suo dramma in una buia periferia romana illuminata da led e luci kitsch, un luogo irreale abitato da personaggi che molto devono all'immaginario del Rocky Horror, che si muovono ora a passi di danza, ora con movenze volutamente teatrali.

Massimo Ranieri e Sonia Bergamasco sono i protagonisti di un'opera psichedelica che, nonostante piccole cadute dovute al sempre complesso passaggio dalle tavole del palcoscenico al grande schermo, convince nella sperimentazione e nei toni visivamente portati all'eccesso, che la rendono un'operazione insolita per il nostro cinema.

27/11/2017, 18:49

Antonio Capellupo