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IL GIOCATORE INVISIBILE - Essere vittime del tradimento


L'opera prima di Stefano Alpini si ispira al romanzo di Giuseppe Pontiggia e racconta un accademico in piena crisi.


IL GIOCATORE INVISIBILE - Essere vittime del tradimento
Luca Lionello è il protagonista del film di Stefano Alpini
Il tradimento si può desiderarlo, si può attuarlo, si può addirittura elogiarlo. Ma si può altrettanto rimanerne schiavi e succubi.

E' ciò che accade al Prof. Stefano Nari ne "Il giocatore invisibile", opera indipendente che segna un buon esordio nel cinema di finzione per il regista Stefano Alpini, già autore di numerosi documentari.

Tratto, o meglio ispirato all'omonimo romanzo di Giuseppe Pontiggia, il film è ambientato tra le strade e le aule universitarie della città di Pisa, in cui invidie, amori nascosti e desiderio di credibilità intellettuale fanno da sfondo al dramma interiore di un uomo, un bravo Luca Lionello, che vede mancarsi giorno dopo giorno il terreno sotto i piedi.

Se nel romanzo di Pontiggia il protagonista subiva un attacco anonimo su una rivista di filologia per aver dato un'errata spiegazione del concetto di "ipocrisia", nel film di Alpini il docente di letteratura comparata riceve lo stesso trattamento sulle pagine di un giornale universitario, che lo accusa di aver costruito il proprio "elogio del tradimento" su una madornale dimenticanza.

Al centro della questione c'è "Il disprezzo" di Godard, che Nari riporta come buon esempio di tradimento rispetto all'opera di Moravia, dimenticando il pessimo destino che toccò al film nella sua edizione italiana, deturpata dal produttore.

Su un'apparente quisquiglia, un errore di poco conto, cresce invece la turbolenza emotiva e psicologica di un intelletuale a sua volta tradito da qualcuno a lui vicino, forse un collega invidioso, forse un'amante, forse un ex alunno.

Riuscendo a rendere davvero invisibile quel "giocatore" che muove i fili nell'oscurità, Alpini riesce a costruire attorno ad un elemento senza un apparente valore un vero e proprio thriller sentimentale, che a poco poco costringerà un accademico tutto d'un pezzo a mostrare i lati più deboli del carattere e ad aprire gli occhi dinnanzi ad una serie di verità, cui per orgoglio o presunzione ha sempre voltato le spalle.

08/12/2017, 16:39

Antonio Capellupo