Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

NOIR IN FESTIVAL - Passato e futuro del genere più amato


NOIR IN FESTIVAL - Passato e futuro del genere più amato
Noir in Festival
Noir: terra di mezzo sospesa tra passato e futuro, mai desueta e sempre insospettabilmente attuale, fertile nella promiscuità tra forme espressive, camaleontica come il mondo dai confini sbiaditi e inafferrabili in cui viviamo.

Un manifesto di questa XXVII edizione che oggi, alle ore 18, Teatro Sociale di Como, presenta un imperdibile evento speciale, esempio lampante della permeabilità tra tempi differenti uniti dal minimo comune denominatore di un genere che non conosce crisi: torna su grande schermo, in una versione restaurata dal British Film Institute e riproposta in 4K, Il silenzio degli innocenti: capolavoro di Jonathan Demme, vincitore di cinque premi Oscar e incredibile successo di pubblico consolidatosi nell’immaginario collettivo, il film vanta due straordinari interpreti, una giovane Jodie Foster nei panni di un’agente di polizia e lo psichiatra cannibale Hannibal Lecter, magistralmente interpretato da Anthony Hopkins.

Due volti altrettanto riconoscibili e indispensabili al Noir hanno calcato il black carpet di quest’anno: Enzo G. Castellari e Dario Argento. Leggenda vivente, inventore e sperimentatore di tecniche e autore di Quel maledetto treno blindato da cui nel 2009 Tarantino ha tratto il suo Inglourious Basterds il primo, che è stato omaggiato a Milano con il Premio Luca Svizzeretto - Independent Spirit Award, dedicato a un infaticabile giornalista e amico del Noir; maestro dell’horror italiano e nume tutelare del festival il secondo, presente a Como come ospite d’onore.
Al loro fianco una vibrante rappresentazione di tutti i colori del genere: la nuova linea italiana del thriller, dalla riscoperta de Il demone di Laplace di Giordano Giulivi all’esordio alla regia di Donato Carrisi affiancato al suo più recente romanzo, il crepuscolare L’uomo del labirinto (Longanesi), passando per il vincitore del premio Giorgio Scerbanenco, Luca D’Andrea con il suo Lissy (Einaudi); la politica, l’indagine del detective Noredin attraverso i tumulti della società egiziana in The Nile Hilton Incident di Tarik Saleh (che vedremo in sala a febbraio 2018, distribuito da Movies Inspired con il titolo Omicidio al Cairo) ma anche gli scenari dei racconti di Roberto Costantini e Marco Vichi; la difformità, il viaggio del “gigante di Altzo” in Handia di Jon Garaño e Aitor Arregi; l’originalità dell’approccio, nella narrazione e nelle musiche di You Were Never Really Here di Lynne Ramsay e nell’esperimento premiato dal pubblico di Ammore e Malavita dei Manetti Bros.
E proseguendo, in una carrellata sorprendente e dalle tinte sempre più varie: la creatività, declinata nelle Cinestesie di Maurizio Temporin che ibridano capolavori cinematografici del passato; la TV, palcoscenico sempre più interessante ed espressivo del genere, rappresentato al Noir da I delitti del BarLume (prodotto da Sky con Palomar) e Il cacciatore (prodotto da Cross Productions); i grandi Maestri, dalla scrittura alta di Margaret Atwood, Raymond Chandler Award 2017, all’irregolarità d’autore di Abel Ferrara, omaggiato con l’Honorary Award 2017, passando per una presenza costante della letteratura italiana come Carlo Lucarelli; la nuova e promettente tonalità del cinema italiano di genere, sintetizzata nei film selezionati per la prima edizione del Premio Caligari e che ha visto trionfare Gatta cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone (riproiettato per l’occasione alle ore 16 a Como nel Teatro Sociale) e proposta in una formula di concorso inedita, con una giuria popolare di 100 tra studenti e cittadini capeggiata da tre professionisti e una location, quella dell’università IULM, per vocazione aperta al nuovo e ai giovani.

La XXVII edizione del Noir in Festival, pre-inaugurata dall’accompagnamento in sala di Assassinio sull'Orient Express di Kenneth Branagh e nei prossimi mesi al fianco dei film premiati, di quelli distribuiti e di altri che si spera tornino in sala (da Sicilian Ghost Story di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia a Falchi di Toni D’Angelo), si conclude infine all’insegna della fantasia con Wonderstruck - La Stanza Delle Meraviglie (distribuito nel 2018 da 01 Distribution), proiettato stasera alle ore 22 in Teatro Sociale, e con l’evento speciale Toro Ferdinando, che grazie alla collaborazione con 20th Century Fox sarà proiettato in un’anteprima su inviti al Teatro Sociale alle ore 15 di domenica 10 dicembre, a distanza di qualche giorno dall’uscita in sala del 21 dicembre.

Nella incantata cornice della Città dei Balocchi” – afferma Giorgio Gosetti – “l’anteprima de Il Toro Ferdinando è la perfetta conclusione di un festival che tra grandi film, eventi e personaggi continua, attraverso il prisma del Noir, a far viaggiare tra la realtà e il sogno, il divertimento e la paura e che, proprio per questo, vuole concludersi nel segno della fiaba e del sorriso”.

09/12/2017, 12:31