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BISMILLAH - Un fratello, una sorella, una preghiera


Il cortometraggio di Alessandro Grande ha vinto il David di Donatello 2018


BISMILLAH - Un fratello, una sorella, una preghiera
Non sono necessari grandi discorsi, immagini forti, massimi sistemi. Per rendere immediato e indimenticabile un messaggio, basta a volte la magia del cinema e la semplicità della scrittura: "Bismillah" di Alessandro Grande, cortometraggio premiato con il David di Donatello 2018, riesce in pochi minuti e pochi gesti a entrare nel cuore e nella mente.

Samira è tunisina, ha 10 anni e vive illegalmente in Italia con suo padre e il suo diciassettenne fratello:.una notte quest'ultimo si ammala, lei si troverà ad affrontare da sola un problema più grande di lei. Le medicine non bastano, l'ospedale "non si può chiamare", la paura cresce.

Unica consolazione è una canzone-preghiera, "Bismillah", che la bambina canta riempiendo la stanza della sua voce sempre più tremolante. Un medico che può aiutare si riesce anche a trovare, ma per alcune malattie i farmaci non bastano...

Bravissima la giovane protagonista, Linda Mresy, efficace lo sguardo di Francesco Colella, convincente tutta la realizzazione che senza moralismi descrive una realtà quotidiana che non andrebbe mai ignorata o dimenticata. Al di là di ogni credo.

26/02/2018, 10:39

Carlo Griseri