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FLORENCE KOREA FILM FESTIVAL 16 - Vince la
delicata storia vera “A Taxi Driver“


FLORENCE KOREA FILM FESTIVAL 16 - Vince la delicata storia vera “A Taxi Driver“
Una scena di "A Taxi Driver"
“A Taxi Driver”, l’ultimo lavoro del regista Jang Hun, si aggiudica il premio come miglior film del 16/mo Florence Korea Film Fest, il festival dedicato alla cinematografia della Corea del Sud che si č tenuto a Firenze dal 22 al 30 marzo presso il cinema La Compagnia. Candidato a rappresentare la Corea del Sud nella selezione delle nominations per l'Oscar al Miglior film in lingua straniera, “A taxi driver” č una coraggiosa opera che indaga il passato recente per capire meglio il presente e racconta la storia vera dell’amicizia nata tra un tassista coreano e un reporter tedesco coinvolti nelle rivolte studentesche di Gwangju, nella primavera del 1980. Per l’importanza dei temi trattati, il film ha ricevuto il plauso del Presidente della Corea del Sud Moon Jae-in. Kim Man-seob, protagonista del film, si divide tra il suo lavoro di tassista e l’educazione della figlia a cui, da quando č rimasto vedovo, deve provvedere da solo. Un giorno, credendo di poter intascare una ricca mancia, fa salire sul suo taxi un reporter tedesco per accompagnarlo a Gwangju per filmare la protesta studentesca contro la dittatura perpetrata dal generale Chun Doo-hwan. Quella che doveva essere una semplice corsa in taxi diventerŕ per Kim Man-seob un’esperienza dopo la quale non sarŕ piů lo stesso.

Venerdě 30, come evento collaterale alle 20.30 al Cinema La Compagnia ci sarŕ una performance di danza e musica tradizionale coreana con Oulime, gruppo di musicisti coreani in Europa che eseguirŕ con i quattro strumenti Daegeum, Gayageum, Haegeum e Janggu numerosi brani caratteristici della Corea, tra cui varie versioni dell’Arirang, canzone tradizionale coreana, considerata inno non ufficiale della Corea e nominata dall’UNESCO “Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanitŕ”.

Il riconoscimento č stato assegnato dalla giuria presieduta dal critico cinematografico Massimo Tria, e composta da Ciro Di Dato, direttore tecnico del FIPILI Horror Festival, Andreas Lotti, giornalista, Martina Agnoletti di Novaradio Cittŕ Futura e Marta Pancini, creatrice del blog Lulaida. Questa la motivazione: “Per i perfetti meccanismi drammatici ed emotivi con cui mette in scena la presa di coscienza del protagonista e il suo inquadramento in un momento tragico della storia coreana, ma soprattutto per il modo in cui conferma il fondamentale valore informativo e rivelatore che l’arte cinematografica puň e deve rappresentare”.

A vincere nella sezione Independent Korea “Microhabitat” di Jeon Go-woon: “Per lo stile delicato, ma giŕ molto promettente con cui illustra in modo trasversale il microcosmo composito di speranze e avversitŕ della Seoul contemporanea. La Giuria individua in “Microhabitat” di Jeon Go-woon l’opera di un’autrice che merita di essere seguita con viva attenzione anche in futuro e che conferma la vitalitŕ del cinema coreano indipendente”.

Il premio del pubblico, denominato Asiana Airlines Audience Award, č andato anch’esso a “A Taxi Driver” del regista Jang Hun.

29/03/2018, 18:31