AL ARD XV - I vincitori


AL ARD XV - I vincitori
La premiazione dell'Al Ard Doc Film Festival
Al Ard XV – 2018

La giuria della XV edizione dell'Al Ard Doc Film Festival compsta da Monica Maurer – Presidente (regista, direttore artistico del festival), Patrizia Manduchi ( Docente di Storia dei Paesi Islamici, Università di Cagliari), Antonello Zanda ( Direttore della Cineteca Sarda, Società Umanitaria), Antioco Floris ( Docente di Cinema, Fotografia e Televisione, Università di Cagliari), Ibrahim Nasrallah (Scrittore, poeta palestinese) e Wasim Dahmash (docente di Lingua e Letteratura Araba, Università IULM – Roma), ha assegnato i seguenti riconoscimenti:

Menzione speciale
"A Bloody Basil" di Elia Ghorbiah
Motivazione: Per la sensibilità e l’ottimo inquadramento con i quali il regista ha trattato uno degli aspetti più complessi della situazione delle donne palestinesi lavoratrici sotto occupazione, tracciando un quadro in cui la nuova schiavitù delle lavoratrici senza tutela s’intreccia a quella della privazione dei diritti di tutti causata dall’occupazione militare. Il film denuncia il caporalato che anche in Palestina schiavizza le lavoratrici in campo agricolo.

Premio per il Miglior Regista Emergente
A Home di Berber Verpoest
Motivazione: Per aver tracciato e intrecciato le storie individuali e familiari dei protagonisti nel contesto di Gerusalemme sotto occupazione dove la demolizione delle case palestinesi è prassi quotidiana e premessa alla progressiva dearabizzazione, ebraicizzazione e modifica dello status quo della città santa. Le tragiche conseguenze che segnano la vita delle vittime delle demolizioni delle case sono ben evidenziate. Il film, nonostante il tema, non perde in equilibrio narrativo e delicatezza, ma mette in evidenza l’equilibrio, la costanza e la capacità di resistere dei protagonisti.

Premio per il Miglior Film sulla Palestina
"A Broken Dreams" di Muhammad Harb
Motivazione: Per aver tracciato con sensibilità e competenza la condizione di una giovane lavoratrice di Gaza che affronta il mestiere del pescatore, tradizionalmente riservato agli uomini. La tragedia dell’assedio di Gaza e il dramma della vita quotidiana nella città assediata emergono con chiarezza e senza compiacimenti nel racconto della vita della protagonista. Il film costituisce un documento ed è una denuncia delle imposizioni a cui sono costretti gli abitanti di Gaza la cui vita è ridotta a mera sopravvivenza.

Premio Al Ard
"Dream Fragments" di Bahïa Bencheikh El-Fegoun
Motivazione: È un film che descrive bene il più grande problema della gioventù in Algeria, nel mondo arabo e in tutti i paesi che hanno subito il colonialismo, cioè il problema della disoccupazione. La distruzione del precedente sistema produttivo e delle relazioni, la mancanza di sviluppo secondo la normativa della globalizzazione capitalistica emergono dal racconto dei giovani in cerca di occupazione e di quelli che lottano per difendere il loro diritto al lavoro. Le storie si intrecciano per comporre un quadro di dimensioni mondiali. Il film non è solo un’opera di denuncia ma un atto di resistenza culturale.

Inoltre sono stati assegnati anche i seguenti premi

Premio del Pubblico
"The Truth: Lost at Sea" di Rifat Audeh

Premio dell’Associazione Sardegna – Palestina
"A Ghost Hunting" di Raed Andoni
Motivazione: E’ un film che affronta gli effetti psicologici della detenzione con un approccio innovativo che mette in evidenza come il sistema carcerario israeliano cerca di demolire la psiche dei prigionieri palestinesi.

02/04/2018, 17:06

Simone Pinchiorri