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LOVERS33 - La novità dell'evento Industry


LOVERS33 - La novità dell'evento Industry
Se forse per i non addetti ai lavori la notizia può passare inosservata, i più attenti avranno notato che il Lovers Film Festival numero 33, in partenza a Torino dal 20 aprile, presenta una importante e (si spera) decisiva novità, la nascita di una sezione Industry.
Iniziativa troppo spesso sottostimata in Italia (ancora troppo pochi i festival che ne organizzano una): ma proporre un momento di incontro tra produttori e autori, distributori e selezionatori di festival da tutto il mondo (in questo caso legato alle produzioni LGBTQI) è ciò che differenzia gli eventi di "serie A" da quelli meno rilevanti nel panorama internazionale.

Grazie alla collaborazione con l'Associazione Culturale Drugantis e al sostegno della Compagnia di San Paolo, l'evento è stato voluto e curato da Flavio Armone e Salvo Cutaia. Li abbiamo sentiti per capirne di più.

Sabato 21 aprile si svolgerà la giornata Industry del Lovers: come nasce e quali sono gli obiettivi?

È un progetto che abbiamo in cantiere da un po' di tempo, finalmente riusciamo a realizzarlo. Nasce dalla volontà di accendere i riflettori anche su questo aspetto, aprendoci ai professionisti del settore, ampliando la natura di 'kermesse' del festival con un evento che sottolinei ancor di più l'importanza di Lovers, invitando così anche persone che magari normalmente non verrebbero, o non verrebbero ogni anno.
Il mercato dei film a tematica è florido, ci sono molti distributori e produttori specializzati (all'estero), spesso li incontriamo nei festival internazionali e abbiamo costruito un bacino di contatti importante: qui a Torino faremo insieme a loro un po' il punto della situazione.
L'altro aspetto principale dell'evento è quello dei work in progress, cioè l'invito a venire qui ad autori e produttori di lavori che saranno pronti nel 2019, o anche nel 2020, per aiutarli a trovare una collocazione sul mercato e nuove collaborazioni.
Non c'è un evento così in Italia per i film a tematica, ma neanche all'estero: ci sono vari momenti in cui ci si incontra tra programmatori e professionisti, ma non un evento così.

Quali sono state le maggiori difficoltà nell'organizzarlo?

Il problema principale è di risorse, economiche e di personale. Ne servono di extra, e quindi ci vuole la chiara consapevolezza della sua importanza.
Qualcosa in particolare ora si sta muovendo in Italia soprattutto nel mondo del cortometraggio: noi stessi ci muoviamo per andare all'estero in altri festival più facilmente quando sappiamo di poter incontrare altre persone utili al nostro lavoro. Ci sono tantissimi eventi nel mondo, bisogna scegliere e la presenza di un market è uno dei motivi per farlo.
Del resto, Venezia ha aperto una sezione industry da pochi anni, Roma idem. E sono i due festival più importanti in Italia...

Come avete strutturato la giornata?

In un giorno solo, quest'anno, perché il festival ne dura solo cinque e non volevamo influire troppo sul resto di Lovers. Poi è una "prima volta", un giorno può bastare, ed è anche più pratico per gli ospiti che abbiamo invitato.
Il programma del mattino, ospitato dalla Film Commission Torino Piemonte, sarà aperto a tutti: ci saranno due momenti, il primo è un panel sulla distribuzione, nazionale ed internazionale (dal titolo Distribution Opportunities for LGBTQI Cinema), sarà un momento per confrontare le esperienze nella diffusione e nella distribuzione dei film a tematica. In Italia non ci sono realtà specifiche, come è possibile che in Polonia ci siano? Ad esempio, questa sarà una delle domande a cui proveremo a dare risposte...
Poi ci sarà un momento intitolato International Distributors Showcase con la presentazione dei francesi di Wide e dei tedeschi di M-Appeal, oltre che per l'Italia di The Open Reel da parte di Cosimo Santoro.
Nel pomeriggio - a porte chiuse - gli incontri one to one al Circolo dei Lettori, e le presentazioni di work in progress e progetti specifici.

La risposta degli addetti ai lavori come è stata?

Ampiamente positiva, siamo contenti anche perché siamo al lavoro su questo solo da gennaio, abbiamo davvero fatto il massimo. Tutti gli inviti fatti sono stati accolti, non è poco, e molte richieste si sono aggiunte.
Speriamo di poter ripetere l'esperienza il prossimo anno, con un anno in più di promozione e di lavoro le cose non potranno che migliorare!
Vogliamo infine ringraziare i partner, fondamentali: il sostegno di Compagnia di San Paolo, la collaborazione dell'associazione Drugantis, e poi Film Commission Torino Piemonte, Torino Film Lab, ARCI Torino, Ucca, Circolo dei Lettori.

19/04/2018, 18:00

Carlo Griseri