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Note di regia di "Ora e sempre riprendiamoci la vita"


Note di regia di
Trattandosi di un film prevalentemente realizzato con rari documenti filmati nella decade 1968 – 1978 ho assunto una posizione non cronachistica, cercando di dare alle immagini che mi scorrevano davanti una valenza essenzialmente storica.
Sono stati anni di meravigliose conquiste sociali delle quali non esiste quasi traccia alcune nelle cronache ufficiali perché misteriosamente quel glorioso periodo di lotte è stato quasi interamente sepolto sotto il marchio di “ANNI DI PIOMBO”.
In realtà, grazie a numerosi movimenti tra i quali spiccano IL MOVIMENTO STUDENTESCO, IL MOVIMENTO DEI LAVORATORI, IL MOVIMENTO DELLE FEMMINISTE IL MOVIMENTO DI OCCUPAZIONE DELLE CASE E IL MOVIMENTO DEI SOLDATI DEMOCRATICI si sono ottenute alcune importanti conquiste, tra cui l’articolo 18 a difesa del posto di lavoro, lo Statuto dei lavoratori, la Legge sull’aborto, la Scala mobile per equiparare i salari a eventuali aumenti dei prezzi al consumo.
Ci sono voluti poi cinquant’anni di governi selvaggi per cancellare definitivamente queste importanti vittorie, magari in nome di qualche GRAVE CRISI o di delirate iniziative su presunte garanzie di lavoro, proprio sulle soglie di un’Era che presto vedrà sparire il novanta per cento delle opportunità lavorative e grazie alle nuove tecnologie indispensabili per la progressiva Automazione delle Industrie.
Sono stati necessari 40 anni di malgoverno per cancellare tutte queste importanti vittorie. Ma un fondamentale risultato di quegli anni non potrà mai più essere cancellato. I movimenti di quel decennio, coinvolgendo gran parte della società, hanno visto LENTAMENTE infrangersi IL PRINCIPIO DI AUTORITÀ, hanno determinato e visto nascere come barriera di difesa nei confronti di uno Stato genericamente “istituzionale” da sempre antagonista al benessere del Paese e dei suoi cittadini uno Stato formato da movimenti spontanei di gente con un preciso obbiettivo da raggiungere che potremmo definire
LO STATO DEL POPOLO.
Ho poi voluto dedicare questo film a tutti coloro che in quegli anni sono morti lottando per un mondo diverso e una vita migliore.

Silvano Agosti