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LA STELLA DI ANDRA E TATI - Il 1 ottobre su Rai Gulp


LA STELLA DI ANDRA E TATI - Il 1 ottobre su Rai Gulp
Una scena di "La Stella di Andra e Tati"
Lunedì 1 ottobre 2018, alle ore 18, su Rai Gulp, andrà in onda "La Stella di Andra e Tati", il film d'animazione dedicato alla storia di Andra e Tatiana Bucci, deportate bambine e sopravvissute ad Auschwitz. L’opera, prodotta da Rai Ragazzi e Larcadarte, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca, è un film di 26 minuti diretto da Rosalba Vitellaro e Alessandro Belli con i disegni di Annalisa Corsi, e che sarà utilizzato anche come materiale didattico nelle scuole, in ricordo degli ottanta anni dalle leggi razziali fasciste emanate a partire dal settembre 1938.

Le piccole Andra e Tati (Alessandra e Tatiana) Bucci, ebree italiane di Fiume, avevano 4 e 6 anni quando il 29 marzo 1944 vennero deportate ad Auschwitz-Birkenau insieme a madre, nonna, zia e cuginetto. Arrivarono ad Auschwitz il 4 aprile 1944. «Appena arrivate al campo - ricorda Tati - ci fecero indossare vestiti usati». Poi «ci marchiarono con il numero che ancora oggi portiamo sul braccio. E che non abbiamo mai voluto cancellare». A lei fu tatuato il numero 76484, alla sorella il 76483. L’incoscienza dell’età e la simpatia di una guardiana del blocco del lager furono gli elementi determinanti per la loro salvezza, un destino rarissimo che ci consente ancora oggi di ascoltare la loro voce e i loro ricordi. Ad Auschwitz, su oltre duecentomila bambini deportati, poco meno di cinquanta sopravvissero. Andra e Tati furono liberate il 27 gennaio 1945, quando le truppe dell’Armata Rossa, nella loro avanzata, aprirono i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Il 27 gennaio è diventato, dal 2001 in Italia e dal 2005 in tutto il mondo, il giorno della memoria della Shoah. Con la liberazione di Auschwitz, Andra e Tati, senza documenti, lontane dai loro familiari, vennero portate prima a Praga, poi un anno dopo trasferite in Inghilterra. Nell’Europa che si riprendeva dalla guerra ci vollero quasi due anni prima che alla fine potessero essere ricongiunte ai loro genitori.

Lo special ripercorre la loro storia e si interseca con il racconto di una visita di liceali ad Auschwitz. Un efficace gioco di piani temporali dove passato e presente si intersecano, per ricordare di non cedere mai all’odio, alla violenza, alla paura. Per non dimenticare. Oggi Andra e Tati vivono tra gli Stati Uniti e Bruxelles. Ma tanti mesi li passano con i ragazzi di tutta Italia, perché “l’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”, come scriveva Primo Levi. «Abbiamo avuto il coraggio di tornare ad Auschwitz solo nel 2005. E poi ci siamo venute anche più volte all'anno», ha detto Andra che promette: «finché le forze ce lo permetteranno, continueremo a tornare».

28/09/2018, 17:46