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CASA D'ALTRI E ALTRE STORIE - Su Rai Storia per
ricordare il terremoto del Centro Italia


CASA D'ALTRI E ALTRE STORIE - Su Rai Storia per ricordare il terremoto del Centro Italia
A due anni dalle scosse sismiche che hanno colpito l’Italia centrale, Rai Storia propone una programmazione speciale in onda sabato 27 ottobre. Alle 22.10, Gianni Amelio, con il documentario “Casa d’altri”, porta il suo sguardo d’artista sulle macerie di Amatrice raccontando il dolore e lo sforzo di un popolo che con grande dignità cerca di risollevarsi. “Siamo entrati in Casa d'altri col timore di disturbare” – dice l’autore - Non volevamo invadere un territorio ferito con l'occhio della curiosità fine a se stessa. I cittadini di Amatrice, i pochi rimasti, ci hanno aperto la porta, ci hanno accolto senza lacrime, ci hanno offerto ospitalità e affetto. A un anno di distanza dal terremoto, il dolore si sta acquietando, si pensa a ricostruire. Le macerie però non sono state rimosse, ci vuole tempo, dicono. E il futuro, forse, è ancora lontano”.

Alle 22.30 è la volta di “Convento di plastica”. Il doc racconta la storia di tre frati che, in quarantacinque metri quadri di lamiera e plastica, danno ascolto e conforto a circa 450/500 persone della zona a sud di Amatrice e di Accumuli. Fra Massimo, in particolare, a novembre 2016 si trasferisce nel cratere del sisma, insieme a un paio di confratelli che si alternano al suo fianco. Come racconta Fra Massimo: “All’inizio le persone hanno parlato più del fenomeno terremoto e meno dei sentimenti perché è gente di montagna e perché sono sentimenti dolorosi che fanno rivivere il trauma. Il passaggio successivo è stato parlare delle persone che non ci sono più, delle vittime. Qui ognuno ha perso qualcuno, amici, famigliari ma anche i nemici. Ha tanti volti il lutto del terremoto. Adesso invece hanno contatto con il vuoto, con la sospensione: sembra non esserci Dio, sembra non esserci grandi sentimenti, rimane solo il vuoto, l’attesa, la rassegnazione e le difficoltà. Non sappiamo cosa fare dopo, se non continuare ad esserci.”

Alle 23.00, “Le Valli del Velino”, un reportage antropologico realizzato nel 1992, tratteggia la vita e i mestieri, ora scomparsi, delle valli del Velino e della conca amatriciana. Uno struggente “com’era verde la mia vallata” impreziosito da alcune ottave “a braccio” di Virginio Di Carmine, indimenticato poeta orale dei Monti della Laga.

27/10/2018, 13:32